Nel tentativo di capire se esisteva ancora l’appoggio della maggioranza parlamentare, l’ex divinità, vale a dire il deus ex machina osannato dai potenti della Terra, Mario Draghi, ha asserito che “ La mobilitazione di questi giorni da parte di cittadini, associazioni e territori a favore della prosecuzione del Governo è senza precedenti ed impossibile da ignorare – siamo qui, in quest’aula, perché e solo perché gli italiani lo hanno chiesto. Siete pronti a riconfermare il patto di fiducia?”. Appare lapalissiano che l’uomo che il presidente Francesco Cossiga, bollò pubblicamente come “vile affarista -socio di Goldman Sachs – e indegno di ricoprire in Italia qualsiasi carica” sia affetto da delirio di onnipotenza. I deliri di onnipotenza o grandezza comprendono la convinzione di essere personaggi importanti, agenti speciali, di alto livello come spie, funzionari governativi, membri di servizi segreti. Il sintomo più diffuso, è l’auto certezza di essere celebrati e venerati da folle e fans che esistono unicamente nelle loro zucche. Peccato che non si abbia notizia alcuna o immagini di folle deliranti (nemmeno una!) che invocano il messia Draghi a scendere dalle stelle per il bene del popolo italiano. “Ieri” Emmanuel Macron e Boris Johnson, “oggi” Mario Draghi, vale a dire i “buoni” traditi dal popolo (quello vero e non immaginario) precipitati dalle stelle alle stalle in un batter d’occhio mentre il “cattivo” Putin se la ride grazie al consenso delle folle che non lo acclamano negli immaginifici neuroni, ma nelle dirette TV.
Gianni Toffali