Via Giulia: i residenti sollevano dubbi in merito al peso del futuro giardino barocco.
Il commento dell’Ing. Angelo Marinelli, CAM Spa: “Sono perplessità prive di fondamento in quanto, dal punto di vista strutturale, il giardino graverà solo per il 40% della sua superficie sul parcheggio”.
A dieci mesi dalla conclusione dei lavori del muro Via Giulia è ancora un cantiere aperto.
A Via Giulia, dove i lavori del giardino barocco sono in fase di stallo, i residenti, provati da anni di attesa e da notevoli disagi per la presenza di un’opera incompiuta, continuano periodicamente a farsi sentire per sollecitare lo sblocco dei lavori. Nei giorni scorsi organi di stampa locale, particolarmente attenti alle vicende del parco, hanno sollevato dubbi a causa del peso della terra che insiste sul solaio di copertura del parcheggio sottostante, anche in considerazione della messa a dimora delle alberature che costituiscono il giardino barocco.
“Sono preoccupazioni infondate – spiega l’Ing. Angelo Marinelli, amministratore di CAM Spa, società che, in virtù di una Convenzione stipulata con il Comune, ha realizzato il Parking Via Giulia ed è stata incaricata di eseguire solo parte dei lavori del giardino– in quanto basta prevedere degli accorgimenti utilizzando una miscela di terreno alleggerita, idonea a sostenere gli alberi del giardino. E’ una soluzione che abbiamo adottato con successo, di recente, nel costruire il Rettorato di Via Ostiense dove abbiamo realizzato parte dei giardini, collocati nella piazza principale e posti sopra il parcheggio sottostante. Abbiamo suggerito questa opzione anche per Via Giulia in quanto consentirebbe di mantenere inalterata la qualità del progetto senza sacrificare il tipo di alberi e piante, prescelti in fase progettuale”.
Sorto sopra il Parking Via Giulia, che ha risolto il problema di parcheggio in una zona centrale ad alta densità di traffico, il parco, dunque, ha in dote la mission di realizzare un’oasi verde a ridosso di Lungotevere.
Il parco con il sottostante parcheggio sono stati teatro di una lunga storia di progetti, rifiuti ed approvazioni iniziata nel 2006 con la seconda giunta Veltroni quando, con parere favorevole della Soprintendenza di Roma, fu approvata la realizzazione di un progetto, inserito all’interno del PUP (Piano Urbano Parcheggi), che prevedeva un’autorimessa su tre piani da 400 posti auto.
“Via Giulia ha rappresentato una sfida importante per CAM – prosegue l’ing. Marinelli – Nel 2008, quando il mio Gruppo siglò la convenzione con il Comune di Roma, era stata ipotizzata la realizzazione di un progetto di ampio respiro in una zona degradata da uno sventramento mal gestito. Importanti ritrovamenti archeologici, emersi a seguito di una serie di indagini preliminari, comportarono, però, una variante al progetto ed il successivo stop forzato”.
Durante il mandato di Alemanno, l’amministrazione comunale decise di dare nuovo impulso al recupero dell’area, proponendo un concorso al quale parteciparono sette archistar: Giuseppe Rebecchini, Stefano Cordeschi, Paolo Portoghesi, Aldo Aymonino, Franco Purini, David Chipperfield e Roger Diener, quest’ultimo promotore della costruzione di un grande muro che racchiudeva un parco all’interno. Nello stesso periodo, la Direzione dell’Assessorato all’Urbanistica chiese a CAM Spa, in quanto concessionaria del parcheggio sottostante, di proporre un progetto di valorizzazione degli importanti reperti dell’epoca Augustea messi in luce durante gli scavi archeologici utilizzando lo strumento urbanistico del progetto di finanza.
“La nostra scelta ricadde sulle idee di Stefano Cordeschi. L’architetto romano progettò un museo archeologico di 2500 mq per esporre i fantastici ritrovamenti ed uno spazio espositivo di arte contemporanea su Via Giulia, da donare al Comune, con una piazza antistante che riproponeva la vecchia piazza della Padella. Un nuovo impianto di Illuminazione avrebbe, infine, caratterizzato la zona”.
Nonostante il progetto di valorizzazione ideato da Cordeschi fosse di indubbio pregio, il 1° Municipio decise di sottoporre le proposte ai cittadini che, attraverso referendum popolare, scelsero il progetto dello studio Diener & Diener di Basilea, presentato insieme allo Studio romano Garofalo Miura.
“Il contestato muro perimetrale, che racchiuderà il parco pubblico, nasce in questo passaggio” precisa l’Ing. Angelo Marinelli.
In qualità di concessionaria la CAM SpA, avrebbe dovuto eseguire tutto il progetto ma, a seguito di disposizioni del Comune di Roma, alla CAM fu affidata solo la realizzazione del muro grezzo, mentre l’intonacatura e il verde interno sarebbero stati appaltati tramite gara. Il muro di cinta è stato completato a novembre 2021 mentre il prosieguo delle opere dipende dal Comune.
Attualmente, quella di Via Giulia, è un’occasione di progettazione mancata in un’area strategica per la città e per il flusso turistico. I pullman infatti si fermano sul Lungotevere vicino al liceo Virgilio, i turisti, che dopo la fase acuta della pandemia sono tornati numerosi nella Capitale, attraversano a piedi Via Giulia e proseguono verso San Pietro.
“E’ evidente come, nel passato, la progettualità da noi sostenuta non sia stata premiata – conclude l’Ing. Marinelli – Tuttavia confidiamo in un’efficace azione della giunta Gualtieri per il completamento dell’opera, in tempi rapidi, a beneficio del quartiere e dei romani”.
Oltre al Parking Via Giulia CAM SpA ha realizzato, tra gli altri, il Parking Via Como e Parking Re di Roma, costruiti dal gruppo sempre nelle vesti di concessionaria di Roma Capitale, situati in zone centrali e di pregio della Capitale. Con all’attivo interventi per un totale di circa 4.800 posti auto la società ha in programma la costruzione di altri 15 parcheggi da realizzare per ulteriori 3800 posti auto complessivi.
Costituita e controllata dalla Famiglia Marinelli, con una storia che affonda le radici nel 1860, consolidata in 160 anni di attività nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture, la CAM SpA, che nel 2021 ha festeggiato il Ventennale, si è affermata in due decenni come primario operatore immobiliare nel mercato romano anche grazie alla scelta di seguire tutte le fasi del ciclo con aziende del Gruppo. Se la CAM si occupa dell’acquisizione e progettazione, la MAC S.r.l. gestisce gli aspetti operativi ed i cantieri mentre alla Meta Media S.r.l. è affidata la commercializzazione degli immobili. Mission principale del Gruppo, grazie anche al ruolo di concessionaria del Comune di Roma, è la riqualificazione urbanistica di quartieri centrali degradati, realizzando immobili residenziali ed opere pubbliche. A queste attività si è affiancata nel tempo l’acquisizione, il recupero e la valorizzazione di aree destinate a parcheggi. |
Ufficio stampa CAM S.p.A.
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