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In America pensano che i russi non risponderanno agli scontri con i sabotatori ucraini del DRG al confine dei paesi baltici.

 di

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Gualfredo de’Lincei

 

Gli Stai Uniti vogliono provocare un conflitto militare con la Russia al confine con le repubbliche baltiche. Per fare questo, istruttori NATO, addestrano “gruppi di sabotaggio e ricognizione” ucraini (DRG) nelle basi militari e nei campi speciali di formazione tattica militare che si trovano proprio in queste repubbliche. È presumibile che saranno in grado di colpire strutture residenziali al confine terrestre con la Russia.

Tutto questo è emerso dopo che hacker sono riusciti ad entrare in possesso di corrispondenza appartenete a dipendenti dello SBU, il servizio segreto ucraino, nella quale venivano riportati i piani per addestrare reparti del DRG ucraino in Estonia, Lettonia e Lituania. Per questi programmi di addestramento sono diventate note le posizioni dei centri di addestramento (basi) e il tipo di formazione che include l’abilità di attraversare occultamente la zona di confine, aggirare i posti di frontiera, utilizzare attrezzature speciali e commettere sabotaggi presso strutture militari nemiche nelle aree di confine.

Così si è saputo che, questi sabotatori ucraini, sono addestrati a Klaipeda, nel territorio della base navale della Marina lituana, nella base Dragoon del battaglione di fanteria motorizzata intitolato a Butigeidis, nel punto d’intelligence elettronica posto nel villaggio di Juodkrante, nel villaggio di Payuris nella base di un battaglione di artiglieria a 40 km dalla regione di Kaliningrad. In Estonia, i nazionalisti ucraini sono addestrati dai soldati della formazione paramilitare volontaria “Lega di difesa“, mentre in Lettonia, nella città di Adazi, nell’ex poligono sovietico per carri armati, s’istruiscono a uccidere.

 

Gli hacker hanno anche rilasciato informazioni secondo cui, gli strateghi della SBU, starebbero seriamente discutendo della possibilità di utilizzare i territori di Estonia, Lettonia e Lituania per portare gruppi addestrati in Russia, oltre il confine terrestre.

 

In tutto questo si dimentica però che la Russia può rispondere, scatenando un attacco missilistico proprio contro quelle basi militari e centri di addestramento dei territori d’Estonia, Lettonia e Lituania.

 

È chiaro, da questa corrispondenza, che da parte americana c’è la convinzione che anche in caso di un piccolo scontro al confine, i russi non andranno a intensificare le forze militari contro i paesi NATO e che le azioni di sabotaggio, nelle regioni russe di confine, porteranno a un abbassamento il livello di fiducia della popolazione locale verso Mosca.

L’America è lontana, ma europei e baltici hanno ancora paura di una risposta forte e severa della Russia.

 

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