La Spezia, Parco Maggiolina, una famiglia di cinghiali da salvare
Due mamme cinghiale e i loro sette cuccioli sono stati rinchiusi nel Parco Maggiolina di La Spezia, e rischiano la vita.
Una famigliola di cinghiali, composta da due mamme e sette cuccioli, da oltre dieci giorni è prigioniera nel Parco Maggiolina, La Spezia, dove è stata rinchiusa dalle autorità del luogo. La loro colpa? Essersi avvicinati al centro abitato in cerca di cibo, perchè avevano fame. Cittadini e attivisti stanno presidiando dal primo giorno davanti ai cancelli del parco, per impedire l’uccisione dei sette cuccioli e delle due mamme cinghiale, che i volontari hanno chiamato Perla e Amara.
La disponibilità di un rifugio, pronto ad accogliere da subito le due famiglie, è da giorni sul tavolo delle istituzioni, che però tacciono, nonostante la Lav si sia resa disponibile a prendere in affidamento gli animali e a occuparsi del trasferimento e di ogni incombenza.
Meta Parma lancia un appello alla Regione Liguria:”Chiediamo che queste creature vengano affidate alle associazioni animaliste che si sono rese disponibili per salvarle, nel rispetto della vita degli animali e di tutte le persone che da giorni e giorni stanno presidiando davanti ai cancelli chiedendo la loro salvezza. Queste persone sono tutti volontari, stanno rinunciando alle ferie, al sonno e a qualsiasi altra cosa per salvare queste vite, sono lì 24 ore su 24, notte e giorno. Gli animali sono sani, la soluzione per salvare queste vite c’è, lasciamo vivere queste mamme e questi cuccioli. Ci siamo attivati in tanti per supportare questi attivisti, e anche sul web sono tantissime le proteste dei cittadini.”
Mentre la mobilitazione continua ad aumentare, mamme e cuccioli potrebbero essere narcotizzati e portati via per essere uccisi.
‘Questo sarebbe inaccettabile, – continua Meta Parma – visto che ci sono associazioni che hanno chiesto di potersi occupare di questi animali, evitando una strage. Per gli animali è una colpa anche avere fame? Anche loro devono mangiare, e anche loro hanno diritto a vivere. Siamo tutti creature dello stesso cielo.”
Associazione Meta Parma