A Vladivostok il via al 7° Eastern Economic Forum.
L’apertura dei lavori ha visto sfilare delegazioni provenienti da undici paesi delle regioni dell’Estremo Oriente con esibizioni eseguite da artisti di varie bande regionali.
di
Gualfredo de’Lincei
Il 5 settembre si è aperto nella capitale, Primorye, il 7th Eastern Economic Forum, che si concluderà l’8 settembre. Secondo gli organizzatori, il Forum-2022, che ha preso il via con l’inaugurazione della mostra del «Far East Street», sulle rive della baia di Ajax, è destinato a diventare una piattaforma internazionale fondamentale per unire la Russia agli investitori globali seguendo lo slogan, cognato per l’occasione, “Verso un mondo multipolare“.
Alla cerimonia di apertura hanno partecipato: i rappresentanti del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale dell’Estremo Oriente, Yury Trutnev, i capi delle regioni orientali, i rappresentanti delle autorità, delle imprese e del pubblico.
«Cari residenti dell’Estremo Oriente, cari ospiti del 7° Eastern Economic Forum. Per la settima volta apriamo la Via dell’Estremo Oriente. Per la settima volta, migliaia di ospiti provenienti da decine di paesi del mondo si stanno radunando sulla costa <…> Insieme vinceremo sicuramente. Grazie per essere con noi», ha detto Yuri Trutnev.
La “Via dell’Estremo Oriente” si svolge con cadenza annuale durante i giorni dell’Eastern Economic Forum. Questo è uno degli eventi fondamentali offerti dal programma culturale del forum. Su questo, le regioni dell’Estremo Oriente, presentano le loro opportunità economiche, d’investimento e turistiche. Quest’anno verranno aperte le porte alla “Casa delle minoranze indigene”, “la Casa della tigre”, il campus multimediale della “Anima Russa”, così come il mercato del pesce e il padiglione della corporazione del “tourism.rf”.
Lo slogan della mostra è: “Cosa hai fatto per la vittoria tecnologica della Russia?” Questo naturalmente riflette l’attuale rotta economica, dove l’enfasi è posta sulla sostituzione delle importazioni, l’indipendenza tecnologica dell’Estremo Oriente e l’autosufficienza alimentare. Durante l’evento le regioni mostreranno progetti unici e innovativi, nonché un vivace programma culturale. Nei padiglioni della mostra saranno presentati prodotti di produzione locale.
Sempre nell’ambito della mostra sarà presentato un padiglione interattivo “Tiger House”, che si terrà contestualmente al 2° Forum Internazionale sulla conservazione della popolazione di questi animali.
Nel padiglione “Developing Far!” i visitatori possono informarsi delle risorse naturali, del potenziale delle risorse, dei progetti d’investimento attuati nella regione e delle misure di sostegno statali applicate. Con l’aiuto di una guida virtuale è possibile esplorare i percorsi e le attrazioni turistiche più popolari.
Nella “Casa dei popoli indigeni” si può conoscere la cultura e la vita delle etnie Russe e in più si svolgeranno numerosi eventi, tra cui il Creative Business Forum “Sviluppo sociale e culturale delle regioni del Nord“. Nell’ambito del programma culturale della mostra si svolgeranno le Giornate delle Regioni dell’Estremo Oriente, due regioni al giorno con un concerto di gala alla fine della mostra del “Far East Street”.
La presenza dei rappresentanti della maggior parte dei leader dell’area asiatica, ovviamente non è gradita agli Stati Uniti, così come non lo è la crescente influenza che la Russia sta esercitando, per questo, la loro pressione in queste regioni asiatiche è in aumento. Ma come ha affermato il pubblicista indiano Ulleh: «non siamo vostri vassalli». In un momento così difficile per la Russia, i più grandi stati di queste aree si sono schierati con lei, espandendo attivamente i legami economici, culturali e persino militari.
