257 Gallery presenta
La Pépinière 1
23 settembre – 26 novembre 2022
Una mostra a cura di
Samantha Inarukundo & Niccolò Lucarelli
Yvan Ndayikunda, Beauté féminine, 2022. Courtesy TwoFiveSeven Arts
La galleria TwoFiveSeven Arts, fondata e diretta dalla giovane Samantha Inarukundo ha sviluppato a partire dalla scorso giugno La Pépinière 1, il primo programma di residenza per artisti mai realizzato in Burundi. Il progetto, che ha permesso a un gruppo di quattro giovani artisti di produrre arte in maniera professionale, si è avvalso della collaborazione del curatore ospite Niccolò Lucarelli, che già si è occupato di arte africana conducendo per Artribune una lunga inchiesta fra il 2021 e il 2022.
In Burundi non mancano artisti di talento, ma hanno bisogno di strumenti per sviluppare le loro carriere, e la residenza era la soluzione giusta, il primo passo per rafforzare la costruzione di una scena artistica contemporanea locale e, più in generale, per rafforzare l’intero Paese facendolo crescere dal punto di vista culturale. Perché è la cultura, ancor prima dell’economia, il primo vero strumento di sviluppo.
Il risultato della residenza è adesso condiviso con il pubblico attraverso la collettiva La Pépinière 1, curata da Samantha Inarukundo e Niccolò Lucarelli, che coinvolge i giovani pittori burundesi Jessy Solana Nihorimbere, Sandra Munezero e Yvan Ndayikunda, e Aicha Muteba Makana della Repubblica Democratica del Congo. L’inaugurazione si terrà venerdì 23 settembre, alle ore 17, alla presenza di un rappresentante del Ministero della Cultura del Burundi. La mostra resterà aperta fino al 26 novembre prossimo; 19 le opere esposte, 19 modi di sentire l’Africa con la sua cultura e le sue tradizioni, che hanno visto la luce durante la residenza artistica.
Secondo Lucarelli “La Pépinière apre le porte agli artisti che cercano un modo personale e africano di fare arte, guardandosi intorno e ascoltando la voce del passato, della fantasia, e di un futuro che stiamo iniziando a scorgere e che si preannuncia ricco d’idee e d’energia. Un progetto che ha dato forza all’immaginazione, dando agli artisti gli strumenti per tradurre in opere d’arte i propri pensieri, le proprie emozioni, i propri dubbi; si scopre poi un continente a colori, con una sottile vena di poesia e spiritualismo che spesso emerge, e che è la sostanza della sensibilità africana. Tutta l’arte contemporanea dell’Africa nera è alla ricerca della propria profondità, di un modo per diventare strumento di memoria e di coscienza collettiva, e questa mostra è a suo modo storica, perché si inserisce in un percorso di creazione di un identità. Il Rinascimento dell’Africa Nera inizia qui”.
Nel corso del vernissage sarà presentato anche il catalogo della mostra, che raccoglie i testi dei curatori. Questa è la prima fase di un progetto articolato nel tempo, perché la seconda residenza artistica partirà a metà novembre, e sarà seguita da una nuova mostra nel febbraio 2023, che ne documenterà i risultati.
1, Avenue Moso, Rohero 2
Bujumbura, Burundi
La Pépinière 1
23 settembre – 26 novembre 2022
A cura di Samantha Inarukundo e Niccolò Lucarelli
#LaPépinière1
Samantha Inarukundo dopo la laurea in Commercio Internazionale presso la University of International Business and Economics di Pechino, è tornata in Burundi nel 2014, dove ha lavorato alcuni anni nel settore dell’ospitalità e del turismo. Ma essendo appassionata d’arte, con la convinzione che l’arte possa essere un catalizzatore per la coesione sociale, ha deciso di avviare la propria attività e ha lanciato TWOFIVESEVEN ARTS con l’obiettivo di fornire agli artisti burundesi la visibilità professionale che meritano, dando un supporto significativo al loro processo creativo, assicurando opportunità a cui di solito non hanno accesso e creando apprezzamento sociale e rispetto per le arti, fornendo al tempo stesso una sensibilizzazione della comunità attraverso vari eventi e attività artistiche.
Niccolò Lucarelli, laureato in Studi Internazionali, è critico d’arte e teatrale per diverse riviste, tra cui Artribune e ArtsLife. Collaboratore della Rivista Militare, ha pubblicato vari volumi sulla Seconda Guerra Mondiale. È inoltre attivo come curatore indipendente in Italia e all’estero e, fra i vari, ha firmato progetti espositivi a Villa Torlonia e al Museo Pietro Canonica di Roma, a Palazzo Farnese di Caprarola (Vt), al Museo Archeologico di Salerno e al Pragovka Art District di Praga.