LE ELEZIONI PIU’ STUPIDE DELLA STORIA REPUBBLICANA
Se non fosse perché nutro amore forte nei confronti dell’Italia, paese in cui ho vissuto gran parte della mia vita, ho studiato, ho lavorato, nutrito affetti dai quali non potrei mai prescindere, forse farei un pensierino verso l’espatrio, e ciò allo scopo di non sentir più parlare della politica italiana, ma soprattutto dei suoi personaggi che, a mio vedere, costituiscono la rappresentazione plastica della celebre commedia di Carlo Goldoni: le Baruffe Chiozzotte.
Fa bene il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a dire che, la prima ed urgente riforma da fare in Italia, dovrebbe essere quella della…riapertura dei manicomi, concetto se vuoi un po’ enfatizzato, ma non in maniera incompatibile con quanto sta avvenendo a qualche giorno dalle elezioni del 25 settembre prossimo che, a mio modo di vedere, non faranno chiarezza, sia da una parte che dall’altra, e ciò al punto da reiterare il contenuto della predetta commedia goldoniana.
Non penso ad una vittoria netta del centro-destra e, tantomeno, del centro sinistra (posto che si possano chiamare ancora a questo modo), anzi sarei ad immaginare uno scenario imprevedibile per i due leaders principali, Letta e Meloni, che dovranno infatti tener conto di un probabile risultato importante da parte di Giuseppe Conte e di uno, a mio avviso abbastanza precario, da parte del duo Calenda-Renzi.
A questo si aggiunge la seguente considerazione. Atteso che anche gli addetti ai lavori hanno capito poco su quanto sta accadendo e gli elettori forse ancor meno, c’è da chiedersi se l’astensionismo massiccio di cui si parla, fa parte di un elettorato intelligente o stupido. Proprio per questo motivo, saremo in mano alla imponderabilità degli eventi che, magari con stupore generale, potrebbero modificarli sulla base delle succitate risorse di intelligenza o stupidità, e ciò, con il contributo di una legge elettorale che neanche un neofita della scuola della santa infanzia, avrebbe mai concepito.
Intanto, appaghiamoci con qualche giorno di suspense…come quando si compera un biglietto del gratta e vinci.
Arnaldo De Porti
Belluno Feltre