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Manifesto di Politica Fiscale della

Fondazione COMMERCIALISTITALIANI

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Elenco dei buoni propositi e del buon Governo

LE NOSTRE PROPOSTE

 

(parte 1)

 

 

1) STATUTO DEL CONTRIBUENTE

Elevazione in Legge di rango costituzionale con esplicito divieto di deroghe nella Delega per la Riforma fiscale.

-“Il punto non è quello di riqualificare lo Statuto del Contribuente a norma di rango costituzionale, perché in esso sono già contenuti i principi della Costituzione. Il punto piuttosto è quello che lo stesso viene sistematicamente derogato. In questo senso anch’io devo fare un mea culpa, in quanto nel 2006 fui costretto, cosa che non avrei mai voluto fare, a derogare alcuni principi base a causa della disperata situazione di finanza pubblica che trovammo. E’ chiaro quindi che lo Statuto dovrebbe rappresentare un sistema di norme da applicare sistematicamente e automaticamente, ma è pur vero che le esigenze di bilancio di ogni anno ne pregiudicano la stessa applicazione.” (Prof. Vincenzo Alfonso Visco, Luglio 2010 – ex Ministro delle Finanze negli anni 1993 e 1996);

-“Le eccezioni allo Statuto del contribuente negli anni sono la regola piuttosto che l’eccezione. Purtroppo negli interventi fiscali la retroattività si rende spesso necessaria per ragioni di copertura. Non toccare l’anno in corso può rivelarsi problematico.” (Dott. Vittorio Umberto Grilli, Ottobre 2012 – ex Ministro delle Finanze negli anni 2012 e 2013).

 

2) CONDONI

Prevedere espressamente il divieto di condoni e scudi fiscali.

La nostra proposta è di estendere anche ad essi quanto previsto per l’indulto quanto previsto dall’art. 79 della Costituzione, ovvero per la loro approvazione è necessaria una apposita Legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di Camera e Senato, in ogni suo articolo e nella votazione finale.

 

3) TESTO UNICO FISCALE

“Norme fiscali basate su principi di chiarezza, semplicità conoscibilità effettiva ed irretroattività” quindi è necessaria la revisione del Testo Unico, da mantenere inalterato per almeno una legislatura.

Il riordino della normativa fiscale è improcrastinabile, considerato che, a parte l’IRAP istituita nel 1997, i Testi Unici così come i D.P.R. siano fermi agli anni che vanno dal 1972 (50 anni fa) al 1990 (32 anni fa).

 

4) DEDUCIBILITA’ INTERESSI

Ripristino immediato della deducibilità degli interessi passivi (abrogazione limite previsto dal calcolo R.O.L.).

 

5) VARIAZIONE DATA PAGAMENTO IMPOSTE REDDITI E IRAP

La nostra proposta è molto semplice:

L’attuale scadenza del 30.06 dovrebbe essere posticipata al 30.07.

La scadenza del 30.07 con la consueta maggiorazione dello 0,4% potrebbe essere sostituita da quella del 30.08.

 

6) DEDUCIBILITA’ BENI USO PROMISCUO: NUOVI LIMITI

Rendere più semplice la deducibilità dei costi sostenuti per i beni ad uso promiscuo come (auto, telefonia etc.). Si potrebbe stabilire un limite massimo ai costi deducibili da applicare ai ricavi stabilendo delle percentuali apposite così come avviene con le spese di rappresentanza.

 

 

(segue parte 2)

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