Grande successo per la presentazione della versione estesa del libro ‘Star Wars – Il mito dai mille volti’ di Andrea Guglielmino, edito da Golem Libri, in uno dei luoghi più particolari del quartiere Tuscolano di Roma, il parco dei divertimenti Oasi Park, una storica istituzione per grandi e piccini.
Il pomeriggio è iniziato alle 16.30 con l’esibizione di The Star Light, la rock-band più giovane d’Italia, che ha deliziato gli ospiti con classici della musica rock anni 70 e 80.
Una splendida automobile ‘green’ offerta da Skylimit Rent ha permesso di realizzare scatti e pose action, e attenzione anche al sociale con la presenza della Questura di Roma e del progetto ‘Scuole Sicure’, per l’educazione alla legalità indirizzato ai giovani delle scuole di ogni ordine e grado.
La presentazione vera e propria, introdotta dal direttore di Oasi Park Danilo Melandri, ha visto una sala piena e un pubblico attento agli interventi dell’autore del libro e del parterre di ospiti e relatori, a partire dal giornalista e scrittore Michel Emi Maritato che ha sottolineato gli aspetti religiosi e sacrali della saga ideata da George Lucas nel 1977.Tra i presenti Marta Zoe Poretti, critica cinematografica e volto della trasmissione Cinematografo RaiUno, ha sottolineato la necessità di un approccio multidisciplinare allo studio del cinema e l’importanza di una linea alternativa alla critica più classica, con attenzione al fenomeno più che al messaggio, nell’analisi dei fenomeni della cultura pop.Luca Ruocco (giornalista e fumettista) e Paolo Gaudio (giornalista e regista) hanno interrogato Guglielmino soprattutto sul rapporto tra il pubblico e i creatori del mito, registi e sceneggiatori, sottolineando i molteplici significati che il termine ‘mito’ può nascondere.Nel ringraziare relatori e pubblico, Guglielmino ha specificato: “Si può parlare di mito in termini prettamente antropologici, e dunque riferirsi a quel genere di racconto che le società che producono il mito creano per fondare aspetti importanti della loro vita quotidiana, considerati immutabili. Il paradosso è che per far questo il mito deve variare, perché variano la società e le sue esigenze. Ma c’è anche un’altra accezione di mito, più moderna, che ha a che fare con l’iconicità di certi personaggi o di certe storie. Pensiamo a Marilyn Monroe, a Che Guevara o anche a Star Wars. Bastano un paio di fasci di luce colorati e subito la mente corre a Guerre Stellari, anche se magari non si è mai visto nemmeno un film della saga”:
Il testo, uscito per la prima volta nel 2018, esce ora in una nuova edizione ampliata che comprende una prefazione di Lorenzo Fantoni di n3rdcore.it