Manifesto di Politica Fiscale della
Fondazione COMMERCIALISTITALIANI
Elenco dei buoni propositi e del buon Governo
LE NOSTRE PROPOSTE
(parte 4)
35) LAVORO SOMMERSO
Sì alla sicurezza sul lavoro e alla lotta al sommerso. Per disincentivare con efficacia il lavoro “nero” bisogna avere il coraggio di colpire con pesanti sanzioni, non solo le aziende che lo offrono, ma anche i lavoratori che lo accettano, soprattutto quando si tratta di secondo lavoro.
36) SBUROCRATIZZARE
Proseguire ulteriormente e celermente l’opera di sburocratizzazione eliminando, semplificando, snellendo tutti gli eccessi in tutte le sue realtà a livello locale, regionale, statale che ancora opprimono il Paese. La burocrazia intossica il cittadino e fa perdere il senso delle Istituzioni.
37) CALAMITA’ NATURALI
È ormai indispensabile l’adozione di una Legge che sospenda automaticamente, all’atto della dichiarazione dello stato di calamità naturale, ogni adempimento a carico dei soggetti colpiti.
I cittadini colpiti da eventi di tale portata, devono avere la certezza e la necessaria tranquillità di programmare il proprio futuro, con una Legge e non con Decreti o provvedimenti di urgenza.
38) UTILIZZO DEL MODELLO F24 E DELLA CARTE DI CREDITO
Nell’attesa che il modello F24 sostituisca completamente il modello F23 per tutte le modalità di pagamento, anche attraverso una riduzione dei codici tributo si potrebbe prevedere che il contribuente possa pagare qualsiasi imposta e/o tassa dovuta tramite carte di credito, Paypal etc.
39) F24 TELEMATICO E CARTACEO – PAGAMENTI EFFETTUATI DA PRIVATI CITTADINI ENTRO IL LIMITE DI EURO 3 MILA E SOLO CON F24 CARTECEO
Riteniamo necessario liberare i privati cittadini senza partita Iva dal gioco telematico. Essi dovrebbero avere la libertà di poter pagare le loro imposte con F24 cartaceo anche in presenza di compensazioni, anziché essere costretti, in assenza di mezzi e conoscenze personali, a dover pagare qualcuno che effettua il servizio telematico per loro conto. Pagare per poter pagare è davvero inconcepibile.
40) PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE A PRIVATI CITTADINI (IL CASO DELLE PENSIONI)
Riteniamo altresì necessario abrogare l’art. 1 comma 904, della Legge 208/1 e dare libertà e respiro ai pensionati, specialmente gli ultra settantacinquenni, attualmente costretti ad incassare la pensione tramite strumenti tracciati con apertura di un conto corrente bancario o postale. Eliminare gli obblighi oltre una certa soglia di età, specialmente a chi incassa pensioni inferiori a 2.000 euro è una questione di civiltà morale. Perché non lasciarli vivere serenamente la vecchiaia liberi da pastoie burocratiche?
41) RATEAZIONE DEL SECONDO ACCONTO DELLE IMPOSTE IN SCADENZA IL 30.11
Possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte in scadenza il 30.11 fino ad un massimo di 6 rate mensili.
42) REGIME CONTABILE FORFETTARIO, OBBLIGHI INFORMATIVI NELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Per espressa disposizione legislativa i contribuenti forfettari sono esonerati dalla compilazione degli isa. Sono altresì esonerati dalla tenuta della contabilità e il loro reddito si determina attraverso un coefficiente applicato ai ricavi o compensi. I costi sono irrilevanti. Nonostante ciò viene loro chiesto di fornire obbligatoriamente nella dichiarazione dei redditi alcune informazioni inutili come:
– costi ritenuti irrilevanti per legge;
– dati, importi, informazioni così come vengono richiesti nella compilazione degli isa.
Ne chiediamo l’abrogazione.
43) CREDITI D’IMPOSTA AL 70% PER ACQUISTO DI TECNOLOGIE DIGITALI ANCHE PER SETTORE TERZIARIO, ARTIGIANATO E PROFESSIONALE
Si ritiene opportuno un credito d’imposta al 70% per i costi sostenuti da imprese e professionisti anche per l’acquisto di software e tecnologie digitali, ed in particolare: le imprese potrebbero essere agevolate nell’investimento per lo sviluppo dei sistemi di rilevazione delle giacenze di magazzino e i professionisti nell’ammodernamento/acquisto di programmi gestionali.
44) ABROGARE L’OBBLIGO DI PRESENTAZIONE DEGLI ISA CON SOLI DATI STATISTICI
Si chiede l’eliminazione dell’obbligo di presentazione degli Isa nei casi in cui i dati siano richiesti esclusivamente per fini statistici e non per rilevare gli indici di affidabilità. Attualmente esistono 5 cause di esclusione dagli Isa con obbligo di allegare il modello. Dovrebbe essere sufficiente quindi indicare la causa e non compilare il modello.
45) LOTTA ALL’EVASIONE E ALL’ELUSIONE
Attuare una ferma e risoluta attività di prevenzione e di contrasto mirato all’evasione e all’elusione, i quali rappresentano i principali fattori che impediscono ad un’azienda sana di competere lealmente sul mercato. Individuare e perseguire gli evasori colpendo tenacemente gli episodi fraudolenti. Individuare i veri artefici di evasione ed elusione, cessare la politica del “colpire tutti” in modo da non gravare sui contribuenti che adempiono regolarmente agli obblighi fiscali e che spesso pagano sanzioni per errori formali non legati all’evasione. I controlli devono divenire efficaci per reprimere l’illegalità e nello stesso momento devono evitare di essere considerati “un disturbo” per i contribuenti sani e regolari. Potenziare e valorizzare la professionalità dei funzionari dall’Amministrazione Finanziaria. Mantenere alta l’attenzione nel contrasto alle frodi e all’evasione internazionale, sull’effettivo utilizzo di sedi in paradisi fiscali, sulle società collegate, controllate, holding e off-shore.
46) COMPENSARE I CREDITI VANTATI VERSO LA P.A. ANCHE CON LE IMPOSTE CORRENTI
Secondo le vigenti disposizioni i contribuenti che vantano crediti tributari possono utilizzarli in compensazione con un semplice mod. F24 sia per pagare debiti tributari correnti, sia per pagare quelli in Cartella.
Le cose cambiano se il credito non è tributario ma è commerciale verso la Pubblica Amministrazione. Ferma restando l’impossibilità di compensazione con il mod. F24, è invece possibile compensare tali crediti con debiti presenti in Cartella. Per procedere alla compensazione, è necessaria una apposita certificazione della Pubblica Amministrazione.
Si ritiene opportuno fare un ulteriore passo verso i contribuenti e consentire loro di compensare il credito commerciale, naturalmente certificato, con i debiti tributari di qualunque genere anche non in Cartella e che emergono, per esempio, dalla dichiarazione dei redditi.
47) QUESTIONE MORALE E SENSO CIVICO
“Tutto ciò che appartiene alla collettività, allo Stato, non è considerato come cosa di patrimonio comune, bensì di nessuno. Il fenomeno dell’evasione fiscale guardato da questo punto di vista non è che un aspetto di una certa insofferenza verso ogni ordine statale” (Prof. Cesare Cosciani, economista – La Riforma Tributaria, 1950). La questione morale e l’etica devono essere un punto fermo e prioritario delle nostre Istituzioni e del mondo politico. Solo così possiamo ridare credibilità alle stesse affinché siano di esempio per tutti i cittadini italiani, anche nel contrasto alla lotta all’evasione e all’elusione.
(segue parte 5)