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Tradizione, innovazione, i Maestri della scena … La nuova stagione del Teatro di Cestello, piazza culturale della città di Firenze, è un intreccio intenso di esperienze, dove si incontrano le diverse generazioni e i linguaggi delle arti si confrontano tra loro. Dopo un’estate in cui la programmazione non si è mai fermate, anche se in esterna, neppure in agosto, adesso si torna in sala, sotto la cupola di San Frediano, dove oltre alle produzioni del Cestello, guidate dal direttore artistico Marcello Ancillotti, arriveranno grandi nomi della prosa, come Gianluca Ferrato, con “Tutto sua madre, di Guillame Gallienne (28 – 30 ottobre) con la regia di Roberto Piana, che qui porterà il 16 marzo anche “Lettere a Yves” con un altro big, Pino Ammendola, accompagnato da Maria Letizia Gorga nello spettacolo tratto dall’epistolario che Pierre Bergè ha dedicato al principe della moda Yves Saint Laurent, di cui fu collaboratore e compagno di vita. Il 19 e 20 novembre sarà la volta del trio formato da Matteo Vacca, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi nella commedia di Adriano Benniccelli “Banda disarmata”. Torna anche Francesca Nunzi, con due appuntamenti, a dicembre (17 e 18) “L’antico dubbio” insieme a Marco Maria della Vecchia, e a gennaio (dal 13 al 15) “Nevrosi”, racconto di una donna comune che carica su di sé, come molte sue “colleghe”, tutte le responsabilità di una quotidianità fatta di lavoro e affetti… A gennaio approderà al Cestello Gianni Ferreri, in coppia con Danila Stalteri, nella commedia di Roberto d’Alessandro “L’ammazzo col Gas”. Ad aprile arriverà Margherita Fumero, in “Chi ha incastrato Mary Poppins” di e con Marco Predieri, attore e regista ormai affermato, ma che qui è di casa, tanto che fa capolino più volte, per esempio nella regia di “Quartetto” con il Maestro Remo Masini, in poker con Patrizia Ficini, Chiara Foianesi e Mario Salvaderi ma anche nel fine anno, dove firmerà “Quel Lazzarone di Nerone” di Oreste Pelagatti. Presenti anche due dive della musica impegnata e del Teatro Canzone: Donatella Alamprese e Letizia Fuochi, entrambe con due appuntamenti, mentre in quota “musical” arrivano a dicembre i Broadway Shots e a febbraio la Compagnia delle Formiche, diretta da Andrea Cecchi,con l’off Broadway “Primo appuntamento” con Simone Marzola. Prima di passare alle produzioni firmate Teatro di Cestello, si segnala il giallo comico di un autore emergente pistoiese, l’attore Raffaele Totaro, suo il ”Delitto a villa Albani”, che il 22 e 23 ottobre seguirà all’apertura stagionale del 15 e 16, quando il sipario si alzerà su “Nella campagna toscana” per la regia di Remo Masini e Marcello Ancillotti. Lo stesso Ancillotti nelle prime due settimane di novembre firmerà il Goldoni “Le avventure della Villeggiatura”, mentre per le Feste il “Don Natale” tratto da Donizetti. Un inedito di Garcia Lorca dedicato alla commedia dell’arte andrà in scena nel primo fine settimana di dicembre “I Burattini di Garcia Lorca” per la regia di Angela Tozzi che più avanti proporrà anche un originale “Giro del mondo in 80 giorni” da Verne. A marzo va in scena il classico di Novelli “Le sue Prigioni”, regia di Iacopo Biagioni, a maggio conclude Ancillotti con “Al calar del sipario” di Coward. Spazio infine alle nuove leve il 10 e 11 dicembre con un trio di diciottenni reduci dai talent tv e molto seguiti dai coetanei sui social: Giorgio Andolfatto, Elettra Tercon e Andrea Geminiano, in una commedia tra musica e illusionismo dal titolo “70 minuti … sospesi nei sogni”, ancora una volta regia di Predieri. Il Cestello è poi corsi di formazione, un festival di nuova drammaturgia a novembre curato da Cantiere Obraz “Il respiro del pubblico” a cui si collega un laboratorio di critica teatrale, mostre e presentazioni di libri. “Siamo una piazza della città”, scandiscono Predieri e la presidente Camilla Lippi che ricorda tra l’altro che non saranno aumentati i prezzi dei biglietti, ma soprattutto segnala la formula dell’abbonamento libero, a 14 euro a spettacolo, in vendita dal primo ottobre, perché “Nonostante il peridio difficile che tutti stiamo vivendo – sottolinea- la cultura deve restare sempre accessibile a tutti e in questo ci appelliamo anche alle istituzioni perché non lascino soli le nostre strutture, già duramente colpite nelle stagioni passate dalle chiusure, e il nostro pubblico” Il programma completo può essere consultato sul sito www.teatrocestello.it

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