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Vocalità calda, avvolgente e penetrante, grinta da vendere e carisma da fuoriclasse sono i tratti distintivi di Kefàli e del suo percorso artistico che, dopo il fortunatissimo esordio dello scorso anno con l’intensissima “Ex”, torna in radio e nei digital store con “I Don’t Care” (Cosmophonix Artist Development/Altafonte Italia), il suo secondo singolo con cui regala al pubblico una nuova e ritrovata fiducia in se stessa.

Se in “Ex”, la giovane e poliedrica artista bergamasca d’adozione newyorkese analizzava la sua vita dopo la fine di una relazione per molto tempo idealizzata, e per questo, travagliata e sofferta, con la sua nuova release, Kefàli traspone in musica il suo percorso di crescita e consapevolezza personale, che, giorno dopo giorno, l’ha condotta a riscoprirsi, ricercando in ogni angolo del suo cuore la versione migliore di sé.

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Prodotta dall’inimitabile ed ineccepibile tocco del team mantovano multiplatino, “I Don’t Care” è una dichiarazione di risolutezza e amor proprio, un impetuoso vortice di postive vibes all’interno del quale si respirano i traguardi raggiunti nell’impervio cammino verso il proprio equilibrio, per rinvigorirsi di nuova linfa. Un potentissimo ciclone di ritmo e sensualità, capace di travolgere e fortificare l’ascoltatore con vigorose ondate di autostima, mettendo un punto a tutto ciò che non avvalora la nostra essenza, ma ci trascina in ricordi spiacevoli, tra le arterie del nostro vissuto, togliendo tempo e spazio alla meravigliosa e quotidiana rivelazione di ciò che siamo davvero, come la stessa Kefàli racconta:

«”I Don’t Care” è nata dalla voglia di dire basta a quei tira e molla tossici che spesso diventano un circolo vizioso di insoddisfazioni. Arriva un momento in cui, finalmente, ci apprezziamo e lasciamo andare quello che non ci fa stare bene. Voglio far sentire sexy e forte chi ascolta questa canzone, farlo ballare e ricordargli che non importa quello che dicono o fanno gli altri, perché è decisamente meglio stare da soli che con chi non ci merita».

«È solo che non mi ricordi mai quello che valgo anche da sola», è uno dei passaggi più rappresentativi dell’intero brano, con cui la brillante cantautrice, scrittrice, attrice, produttrice teatrale e fondatrice dell’associazione a sfondo socio-educativo “La Musica del Cuore” (qui tutte le info a riguardo), mette in luce uno spaccato tristemente comune nella società contemporanea – e nella natura metodica e consuetudinaria dell’essere umano -, abituata a dare per scontati affetti, attenzioni e presenza costante, dimenticandosi, troppo spesso, che l’amore è un seme da coltivare, sia nei confronti degli altri, che verso se stessi.

Ma anche dopo aver attraversato lunghi ed asettici inverni, è possibile arrivare a bastarsi nella propria interezza – «mi basto io non l’hai ancora capito» -, imparando a non dar peso a giustificazioni e ricatti emotivi – «tu provaci un’altra volta, sarà fiato sprecato, cause I don’t care» -, ma soprattutto, che l’amore non è qualcosa che ci completa, ma una leggera e incessante brezza capace di esaltare un’integrità identitaria da ricercare solo ed esclusivamente dentro di noi, in quell’universo soggettivo composto da solide rocce e piccoli e grandi granelli di insicurezze; frammenti di dolore, titubanze e fragilità, che chi ci ama dal profondo, chi riesce a percepire ed apprezzare la nostra anima e non soltanto il nostro corpo, non cercherà mai di eliminare o sopprimere – «mi vuoi cambiare baby, non ci sto» -, bensì, di custodire come simbolo della nostra unicità, come caratteristica, peculiarità che, insieme a tutte le altre, fanno di noi il destinatario del suo sentimento.

Un vero e proprio inno al rispetto di se stessi e all’empowerment personale, in particolar modo, a quello femminile, a cui, molto spesso, non viene dato abbastanza credito e valore:

«Si parla sempre di come stiamo noi donne durante una relazione deleteria e nociva – conclude l’artista -, quasi mai di come ci rialziamo, di come ci sentiamo dopo, di quanto sia importante e propedeutico a guarire le ferite interiori capendo di meritare di più. Meghan Trainor è stata la mia fonte di ispirazione principale; la grinta che mi trasmette la sua musica è la stessa che spero di infondere io a chi mi ascolta».

“I Don’t Care” è questo, un urlo liberatorio in grado di esprimere, in un eccellente mix di fascino, eleganza e ardore, la volontà di non accontentarsi, cessando di rincorrere un fittizio appagamento dai tratti ambigui e ambivalenti, per perseguire un benessere reale e totalizzante, con la consapevolezza che, essere accettati e amati per ciò che si è, non è una questione meritocratica, ma il punto di partenza da cui costruire un futuro a due cuori e quattro mani.

Music & Media Press nasce nel 2020 da un’idea di Elisa Serrani, attiva nel settore musicale dal 2005 e Direttrice del portale musicaincontatto.it. Il nostro obiettivo è quello di promuovere a 360 gradi il vostro progetto ed, allo stesso tempo, creare una solida rete che copra tutti gli aspetti di una carriera artistica, grazie alle molteplici collaborazioni di fiducia che il nostro Ufficio Stampa ha stretto con professionisti del settore, figure autorevoli che, ognuno nel proprio ambito, saranno in grado di gestire integralmente tutti gli aspetti della professione musicale, lasciandovi così la libertà di investire tutto il tempo necessario, con talento, impegno, passione e dedizione, nel vostro processo creativo.

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