16 ottobre – 8 novembre 2022, numero solidale 45596
a sostegno di Fondazione Exodus
Don Antonio Mazzi: “Aiutiamo i nostri giovani a non perdersi”
Campagna realizzare il “Progetto S.O.S. Adolescenti”, un servizio di ascolto e accoglienza per ragazzi e famiglie
Pandemia e guerra hanno amplificato in loro paura, angoscia e incertezza per il futuro. Sono spesso chiusi in se stessi, disorientati e con un profondo senso di solitudine. I ragazzi e le ragazze tra i 12 e i 25 anni stanno pagando insieme alle loro famiglie il prezzo più alto in termini di salute psico-emotiva, di difficoltà relazionale e isolamento sociale.
Oggi 1 adolescente su 4, in Italia e nel mondo, ha i sintomi clinici di depressione, il doppio rispetto a prima del Covid, e 1 su 5 mostra segni di un disturbo d’ansia. Nel nostro Paese è quasi raddoppiata la percentuale di adolescenti insoddisfatti della propria vita: erano il 3,2% nel 2019 del totale, sono diventati il 6,2% nel 2021. Il 28% di loro riferisce che in questo periodo almeno un compagno ha smesso di frequentare la scuola*.
Oggi Exodus ha deciso di potenziare la propria offerta educativa con il “Progetto S.O.S. Adolescenti”, un servizio di ascolto e accoglienza aperto ai ragazzi e alle famiglie. Dal 16 ottobre all’8 novembre 2022 è possibile sostenere l’iniziativa inviando un SMS o telefonando al numero solidale 45596 per donare 2, 5 o 10 euro.
“Dal 1984 – afferma don Antonio Mazzi – noi di Fondazione Exodus aiutiamo i giovani a riconoscere se stessi per non perdersi. Oggi ci troviamo di fronte a una sfida educativa importante che ci vede fare i conti con l’aumento del disagio psichico in adolescenti e preadolescenti. Potenziare le nostre possibilità di dialogo e scambio con loro significa offrire ai ragazzi interventi concreti, sempre più mirati e tempestivi, in un luogo in cui insieme ai loro familiari si possano sentire ascoltati, incoraggiati e sostenuti”.
Grazie ai fondi raccolti, la Fondazione Exodus intende rafforzare e rinnovare a Milano un presidio pedagogico-educativo gratuito per adolescenti e preadolescenti e per i loro familiari. Il Centro si porrà come punto di riferimento per le famiglie e la comunità del territorio, offrendo un servizio di ascolto, prevenzione e intercettazione precoce dei nuovi bisogni educativi. Grazie alla presenza di un’equipe multidisciplinare composta da educatori, mediatori familiari e operatori sociali, garantirà accoglienza e orientamento, consulenze educative e colloqui motivazionali – individuali e di gruppo – gruppi di parola e sostegno alla genitorialità e attività educative rivolte ai ragazzi.
Al Servizio potranno accedere anche educatori e docenti per co-progettare insieme percorsi educativi sperimentali alla luce dei profondi cambiamenti che la pandemia, e non solo, ha prodotto sui bisogni di crescita degli adolescenti.