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FOTO Renato Leotta, LUCE, 2018 16 mm film

 

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MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli

presenta

 

 

Renato Leotta

La soglia

(poesia, poesia, poesia)

 

 

Vincitore del premio mostra della LXII edizione del Premio Termoli

 

22 ottobre 2022 – 29 gennaio 2023

 

 

OPENING

sabato 22 ottobre 2022, dalle 17 alle 20

 

 

MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli

via Giappone – Termoli (CB)

www.fondazionemacte.com

 

 

Termoli, 20 ottobre 2022. Grazie al premio mostra assegnato in occasione della LXII edizione del Premio Termoli, dal 22 ottobre 2022 al 29 gennaio 2023 Renato Leotta (Torino, 1982) è protagonista al MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli della mostra personale La soglia (poesia, poesia, poesia).

 

Con il suo lavoro, che include film, sculture e fotografie, Renato Leotta osserva un paesaggio che si manifesta in momenti di percezione liminale, intendendo la soglia come un luogo di conflitto nato dall’incontro di uno spazio con un altro. Proprio in questo limite, come in una spiaggia, il tema poetico, narrazioni e tutte le letterature nascono dall’approssimarsi del mare con la terra in un fluire illusorio del tempo.

 

La rotonda del MACTE raccoglie una selezione di film in 16mm registrati dall’artista: LUCE (2018) in cui la ripresa di un frutto si smargina, perde di fuoco, diventando forma, colore e luce; Fiumi (2021) dove l’acqua delle fontane barocche del centro storico della Capitale, seppur montati su dei monitor senza sonoro, risuonano nel contrasto con una Roma silenziosa e deserta da lockdown. Infine appunti per immagini raccolti in pellicola e tratti dalle esplorazioni fatte dall’artista lungo le coste del Mar Mediterraneo a partire dal 2010 al presente.

 

Leotta trae ispirazione “dalle linee e forme che il mare crea sulla spiaggia ogni volta che ritira con le maree”. I calchi di gesso che costituiscono Gipsoteca (2012–) sono modellati dal fluire delle maree del Mar Adriatico e portano nelle sale del museo l’immagine immobile di una risacca scolpita.

 

Ci sono luoghi che ci si lascia alle spalle insieme alle scie di una nave e ci sono fiumane di persone che si riversano scendendo da un treno, come nel film in bianco e nero del 1961 di Gino Brignolo Torino Amara, in prestito dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza di Torino, che documenta la perenne condizione che porta ad emigrare in altri luoghi.

 

La mostra è accompagnata da una selezione di opere della collezione permanente del Premio Termoli, che comprende anche l’opera restaurata Pittura G.R. di Pino Pinelli che vinse nell’edizione del 1983.

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