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Da Venerdì 28 ottobre 2022  è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Per come sei tu”, il nuovo singolo di Fase in collaborazione con Irene Sanguineti (tiktoker di spicco, che tratta tematiche inerenti al tema della canzone sul profilo social). “Per come sei tu” affronta un tema molto delicato, quello del disturbo d’ansia sotto forma di attacchi di panico. Il brano scritto da Valerio Urti, rimarca stati d’animo, trascorsi di vita e le turbe più nascoste dell’artista torinese che, con questo nuovo singolo, intraprende un nuovo percorso artistico e personale.

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I collaboratori storici e strumentisti che compaiono all’interno del progetto vedono alla batteria Claudio Arfinengo (batterista di Finardi e collaboratore con Bunna, Zibba ed altri) e al basso, in veste anche di co-produttore del brano, Marco Lamagna (bassista di Finardi). Ecco cosa ci ha raccontato il giovane cantautore torinese, Valerio Urti.

Come nasce l’idea del videoclip di ‘Per come sei tu’?
Il video nasce in una notte di luglio e vuol essere un esperimento sociale, dove l’attore protagonista alterna parti seduto su una poltrona a scrutare l’anima delle persone che incrociano il suo sguardo magnetico, a balli che rappresentano il senso di libertà che alberga in ognuno di noi. Il tutto si svolge all’interno di una stanza volutamente di colore bianco. Il bianco è stato scelto in quanto rappresenta la purezza, la spiritualità e la saggezza della vecchiaia dai significati fortemente spirituali.

Lorenzo Valle (il protagonista) è una figura reale nelle immagini, ma astratta nella fattispecie in quanto rappresenta la nostra coscienza, le nostre paure, le nostre emozioni e tutte quante quelle che possono essere i sentimenti racchiusi all’interno della mente e del cuore. Torna alla memoria Marina Abramovich e le sue meravigliose performance. L’idea nasce proprio da questo esperimento, fonte d’ispirazione per questo video musicale adatto a sottolineare il testo e la tematica del brano. E’ stato vietato ogni copione o canovaccio da seguire sia per il protagonista che per gli attori partecipanti, tutto quanto si vede nel video è frutto delle emozioni che provavano i componenti al video in un mix tra parole del brano, musicalità e le proprie emozioni più nascoste regalate con uno sguardo a qualcun’altro. Ogni personaggio ha la sua storia ed i suoi trascorsi, che racchiudono le proprie emozioni interne (amori, paure, panico, fobie ed incertezze) lasciandole andare il un ballo liberatorio che danziamo ognuno con la propria intimità nello spazio aperto del subconscio.

Quando ti sei avvicinato alla musica?
Mi sono avvicinato alla musica fin da subito. I viaggi continui con i miei genitori hanno segnato parecchio la mia scelta di voler far musica. Un senso di felicità misto ad eccitazione mi pervadeva quando ascoltavo nei lunghi tragitti Battisti su tutti, Lucio Dalla, Venditti, Renzo Arbore, Pooh, Pink Floyd, Queen, Umberto Tozzi ed altri. Vorrei anche omaggiare mio padre, che non c’è più, affermato che a lui devo qualsiasi cosa venga da adesso in poi. Il suo supporto in ogni cosa volessi fare è stato il motivo scatenante anche di questo singolo e di quelli a venire. La prima pedaliera per chitarra, costruita da lui con materiale di recupero, ce l’ho ancora!

Il primo disco che hai ascoltato?
Questa è una domanda che mi fa brillare gli occhi. Il primo disco che ho ascoltato è stato “In questo mondo di ladri” di Venditti, ricordo ancora quando a 4 o 5 anni saltavo sul letto cantone le canzoni. Il disco che invece ho ascoltato e riascoltato con attenzione, consumandone ogni minuto, è stato “Definitely Maybe” degli Oasis. E quest’ultimo è stata la prima vera scintilla che ha iniziato tutto.

Qual è il filo conduttore dei tuoi brani?
Il filo conduttore comune dei miei brani, specialmente per quanto riguarda quelli in uscita, è la descrizione dei miei sentimenti, delle mie paure, dei miei amori, dei miei sogni, il mio essere turbolento che da sempre mi accompagna, le miei delusioni e tutto ciò che ho dentro e che ho voluto mettere a nudo per liberarmi dei miei fantasmi. Penso che far vivere la propria storia a chiunque ascolta i miei brani, è quanto ho cercato di fare nella scrittura dei stessi anche a livello musicale dei pezzi.

Prossimi progetti?
I prossimi progetti prevedono l’uscita di altri brani, per costruire mattone su mattone qualcosa di speciale. La prossima estate, sarà in previsione un tour sui palchi dei festival italiani, per poi portare in giro il lavoro in uscita nei club e nei palcoscenici italiani il prossimo inverno.

 

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