“Il fervido desiderio”, la Società Catanese Amici della Musica omaggia Vincenzo Bellini nel 221° anniversario dalla nascita.
Sabato 5 novembre alle ore 18.00, il soprano Ludovica Bruno e il mezzosoprano Roberta Celano, accompagnate al pianoforte dal M° Salvatore Coniglio, saranno ospiti all’Auditorium Sacro Cuore per il secondo concerto della rassegna “NUOVI Incontri d’Arte”.
CATANIA – «Quando verrà quel dì che riveder potrò quel che l’amante cor tanto desia?». Nella sua relativamente breve carriera musicale, Vincenzo Bellini (1801-1835) oltre ad opere liriche scrisse anche un altro repertorio che rifletteva pienamente il suo stile, ma di cui talvolta si parla poco. Da qui la scelta di incentrare il secondo concerto della rassegna “NUOVI Incontri d’arte” della Società Catanese Amici della Musica, diretta da Anna Rita Fontana, anche su quella che erroneamente viene considerata la produzione minore del Cigno catanese. Un compito arduo affidato a due giovani interpreti: il soprano Ludovica Bruno e il mezzosoprano Roberta Celano, che accompagnate al pianoforte dal M°Salvatore Coniglio, sabato 5 novembre 2022 alle ore 18.00 all’Auditorium Sacro Cuore di via Milano, 47, apriranno la serata con l’interpretazione di una pagina sacra del compositore etneo, il “Tantum ergo” in Fa maggiore. «Dopo averlo eseguito in prima assoluta lo scorso anno al Duomo di Catania – spiega la Bruno – riproporremo per la SCAM questo brano giovanile di Bellini. Un’opera che a nostro avviso, alla stregua di altre composizioni, è altrettanto degna di attenzione. Il programma proseguirà poi con l’alternarsi di brani cameristici e arie d’opera anche qui, una scelta mai dettata dal caso». Seguirà il brano “Il fervido desiderio” che dà anche il titolo al concerto e che riprende l’aria di Isoletta ne La straniera, “Ah se non m’ami più”, mettendo in risalto interessanti aspetti compositivi. A seguire, il recitativo dal II atto de “Il Pirata” Oh! s’io potessi dissipar le nubi, il cantabile Col sorriso d’innocenza e la cabaletta Oh, sole! ti vela di tenebre oscure, in cui Imogene esprime tutta la sua sofferenza. A inframezzare poi “I Capuleti e i Montecchi”, l’opera che Bellini dedicò con somma gratitudine alla sua Catania e in cui si narra la triste vicenda degli innamorati veronesi, sarà la composizione “Il zeffiro” e “Capuleti e Montecchi variations” di Carl Czerny. «Bellini scelse di affidare il ruolo di Romeo a una vocalità femminile en travesti – sottolinea la Celano – accomunando così le due voci, al solo scopo di far vivere ai due protagonisti gli stessi sentimenti e i medesimi dolori. I legami affettivi saranno anche al centro della seconda parte della serata dove interpreterò il recitativo di Adalgisa in “Sgombra è la sacra selva…Deh proteggimi o Dio” da “Norma”, nel quale traspare la psicologica complessa di una donna che, seppur non protagonista della vicenda, riesce comunque a focalizzare l’attenzione su di sé». Sul tema di “Suoni la tromba, e intrepido” da I Puritani di Vincenzo Bellini l’“Hexameron”, commissionato dalla principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso al mondo musicale parigino, per ricordare l’artista dopo la sua scomparsa. A coordinare il lavoro fu Franz Liszt che coinvolse altri autori, fra cui Thalberg, Pixis, Herz, Czerny e Chopin, di cui ascolteremo la variazione VI. La romanza “Le souvenir present céleste” è di fatto l’ultimo brano scritto da Bellini nel 1835, poco prima che il Cigno morisse e nel quale con struggente malinconia si ricorda la Patria. La prima pubblicazione dell’opera risale agli inizi del Novecento, quando Francesco Paolo Frontini la pubblicò con il titolo “O souvenir” e rappresenta una versione semplificata del duetto tra Arturo ed Elvira nel III atto dei Puritani, “Da quel dì che ti mirai”, eliminato poi nel corso delle prove ma presente nella versione napoletana dell’opera. A chiudere sarà, l’ouverture di “Norma”, seguita da “Sgombra è la sacra selva…Deh proteggimi o Dio” e da “Mira, o Norma…Sì fino all’ore estreme” in cui si esalta il legame fra la sacerdotessa druidica e la novizia, come fulgido esempio di sorellanza.
Abbonamento a 19 spettacoli: stagione Nuovi Incontri d’arte; Mostra artiste siciliane, Premio Bellini d’oro eventi Crescere attraverso l’ascolto e conferenze
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LUDOVICA BRUNO
Nel 2007 ha iniziato a studiare clarinetto nella classe del M° Giuseppe Ventura all’Istituto Musicale Vincenzo Bellini. Nel 2015 ha intrapreso gli studi di canto sotto la guida di Giuseppina Sofia conseguendo nel 2018 la laurea di I livello. Ha preso parte alla masterclass di perfezionamento vocale con il soprano Daniela Schillaci. Da anni collabora con formazioni cameristiche portando in concerto diversi repertori ed esibendosi in numerose produzioni teatrali d’opere e d’operetta. Nel settembre del 2016 è nel cast de “Il flauto magico” di Mozart diretto da Giuseppe Romeo mentre nel dicembre dello stesso anno partecipa a una tournée nelle città di Tianjin e Harbin, in Cina, con il Coro Lirico Siciliano accanto ad artisti del calibro di Giovanna Casolla e Josè Carreras. Nel 2018 vince il primo premio all’International Music Competition “Amigdala”, con le arie più belle del repertorio belliniano. Nel 2021 consegue con lode la laurea di II livello, perfezionandosi poi con il tenore Salvatore Fisichella. Quello stesso anno canta per il Teatro Massimo Bellini di Catania il “Tantum Ergo” inedito giovanili del Cigno etneo, mentre nel giugno del 2022 partecipa a una masterclass all’Accademia veronese “Maria Callas” con il soprano Antonella D’Amico, con la quale sta proseguendo la sua preparazione artistica.
ROBERTA CELANO
A cinque anni ha iniziato lo studio del pianoforte con Agatella Catania, per poi intraprendere lo studio del canto lirico. Ha frequentato l’Accademia per l’opera italiana di Verona con il contralto Sonia Prina, ha partecipato a masterclass con Donata D’Annunzio Lombardi e Raffaella Milanesi; ha studiato con Pina Sofia, Carmelo Corrado Caruso, Daniela Schillaci e Francesca Scaini, con la quale continua a perfezionarsi. Ha partecipato al Festival Federico Cesi “Musica Urbis” edizione 2013, dove debutta nel ruolo di Zulma ne “L’Italiana in Algeri” di Rossini, al Teatro Torti di Bevagna e al Teatro comunale di Narni, diretta dal M° Pantaneschi. Ha cantato a Spoleto e ancora al Teatro Torti di Bevagna in un Gala lirico con l’orchestra internazionale di Roma, diretta dal M° Viale. Nel 2015 si è aggiudicata il primo premio assoluto al concorso musicale internazionale “Ierna” e l’anno successivo si è esibita nella “Petite Messe Solennelle” di Rossini diretta dal M° Spinoccia. Nel luglio del 2016 ha vinto il primo premio assoluto al concorso internazionale “Simone Alaimo – il bel canto”, aggiudicandosi anche il premio “Voce Rossiniana”, che le ha consentito di debuttare il ruolo di Rosina ne “Il Barbiere di Siviglia”, con la regia di Simone Alaimo. Nel 2018 ha debuttato ne “La Cenerentola” di Rossini, nel ruolo titolo, in una versione per le scuole del Friuli Venezia Giulia. A marzo del 2019 si è esibita in due recital per il X Festival Chopinoski, a Varsavia e alla Konstancinski Dom Kultury, a Konstancin-Jeziorna; mentre a dicembre è mezzosoprano solo nella “Messa” in La minore di Vincenzo Bellini eseguita a Catania. Ad agosto del 2020 ha cantato lo “Stabat Mater” di Pergolesi per AMI Modica. Nel settembre 2021 si è esibita in “Vaga luna, che inargenti” al Teatro Sangiorgi di Catania e a ottobre è stata mezzosoprano solista nella “Messa” in La minore di Bellini al Duomo di Catania. Nello stesso anno ha interpretato “Carmen” nella stagione musicale estiva del Comune di Catania, a Palazzo Platamone. Al “Bellini International Context” 2022 si è esibita con l’orchestra giovanile del Conservatorio di Catania diretta dal M° Romeo. Con l’Ensemble Medievales Aetnei, diretta dal M°Coniglio, ha preso parte al dramma liturgico “Ludus Danielis”.
SALVATORE CONIGLIO
Ha iniziato lo studio del pianoforte con Santina Schillaci all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania dove ha conseguito il diploma con il massimo dei voti. In seguito si è diplomato anche in Musica corale e Direzione di Coro al Conservatorio di Udine e in Composizione sotto la guida di Giovanni Ferrauto, perfezionandosi poi in composizione con Demus, Gornostaeva, Fadini, Ciccolini, Achucarro, Badura-Skoda, Damerini, Tchaikosky e Solbiati. Dottore in Filosofia all’Università degli studi di Catania, ha conseguito la laurea di II livello per la classe di concorso di strumento musicale. Ha partecipato a numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, inoltre nel 2006 gli è stato conferito il premio “Franco Caracciolo” a Napoli mentre nel 2008 è risultato vincitore del primo premio al Concorso di Composizione organizzato dalla Comunità luterana protestante. Nel 2010 ha ricevuto la menzione speciale per la composizione di una Messa per Coro a 4 voci e organo al I Concorso nazionale di musica per la liturgia di Bagheria (Pa). Da tempo ha una brillante carriera concertistica sia da solista che in varie formazioni cameristiche, partecipando a importanti manifestazioni musicali per conto di vari enti e associazioni. Dal 1991 al 2002 è stato direttore artistico dell’associazione Giovanile Musicale di Paternò, attualmente è Direttore del Coro Polifonico “Sturm und Drang” e dell’Orchestra da Camera “L’Estro Armonico” di cui è anche fondatore. In veste di direttore ha all’attivo numerosi concerti e registrazioni con vari gruppi vocali e strumentali e altrettante pubblicazioni (Lim editrice, edizioni Eufonia). Alle numerose e varie esperienze artistiche accompagna da tempo l’attività didattica. Dal 2014 si occupa anche di musica antica con l’Ensemble Medievales Aetnei, che utilizza riproduzioni di strumenti medievali per la ricerca e la divulgazione di musica medievale e rinascimentale.