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UNA SOCIETA’  MENTALMENTE “DISTURBATA”, CHE DOVRA’ GUARIRE… ED IL RECENTE G20 SERVIRA’?

Capita a tutti di osservare la gente quando cammina per strada, quando guida l’automobile, quando approccia le istituzioni dalle più importanti all’ultimo ufficio di campagna, e non può sfuggire, anche al di là degli effetti post-pandemia, che  non c’è più voglia di ridere, di scherzare, di scambiare amichevolmente quattro chiacchiere come si usava fare una volta, tanto che la cosiddetta socializzazione, sembra essersi trasformata in una sorta di “pourparler” sul…niente,  realtà che, alla fin fine, si traduce in piccoli scontri locali per poi trasformarsi in guerre collettive: la disgregazione sociale che ogni giorno sta acuendosi in ogni parte del pianeta che altro è se non la somma di piccole conflittualità ? Basta  infatti, su larga scala, un nonnulla di un pazzo  (e di questi ce ne sono tanti al mondo, soprattutto agli apici dei governi !!!) per scatenare una guerra che il buon senso in capo a tante persone oneste e per bene respingono, impotenti.

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Come ho detto molte volte da persona dal dna ottimista, mi pare difficile solo immaginare che le cose possano cambiare velocemente in quanto, giorno dopo giorno, l’uomo si sta scostando dai suoi bioritmi naturali per stare al passo con un progresso che, se da un lato è più che positivo, dall’altro confligge in maniera grave con la stessa natura umana, con le sue aspettative fatte di gioie e dolori, di amore, di mutualità sociale e quant’altro.

Ma ci rendiamo conto che oggi, per colpa di alcuni pazzi, stiamo correndo il rischio di far scoppiare una guerra da combattere non già con la cerbottana o le fionde, ma con la bomba atomica ?

Purtroppo anche in Italia, col concorso di certa stampa “monnezza” e di certi politici “spazzatura”, oggi si sta contribuendo allo sfacelo sociale generale per colpa di personaggi che, per il potere, non badano ad uccidere ogni giorno, seminando odio, raccontando balle, dando da intendere che la neve è di color nero,  infischiandosene delle nuove generazioni, dei nostri figli, dei nostri nipoti, senza che a tutto ciò, purtroppo, ci sia la possibilità di un rimedio da parte di tanta gente giovane, generosa, intelligente che inonda le piazze per dire no a tanta barbarie.

Ora è il periodo, apparentemente  positivo, delle…negoziazioni, ma  col bilancino del farmacista: CINA ed USA  in Indonesia si stringono la mano con…lapalissiana cautela, mentre la Russia (che ha già perso storicamente e fors’anche materialmente sul campo)  vuol etichettarsi il podio della vittoria tanto che le controparti stanno studiando uno strumento ipocrita per dare  un “contentino” a Putin affinché non…ammazzi ulteriormente.

I dubbi sono tanti sull’esito di questa ipocrita operazione a cui, per “metabolizzanda  convenienza”, dovremo (meglio dire dovremmo) soggiacere ad evitare il peggio, sono tanti.

Purtroppo, non vedo troppo chiaro al riguardo, anche se, alla mia età, dovrei seminare ottimismo.  “L’uomo sta diventando pazzo ?”, scrivevo qualche anno fa in un grosso libro  a titolo “Caro Direttore, virgola…” e, magari , come mi piace spesso ricordare,   dovremo ammettere quanto scriveva anche un famoso filosofo austriaco, Rudolf Steiner, e cioè che l’uomo sconfiggerà sì il cancro, ma non saprà esimersi fra non molto dalla pazzia collettiva “.

A questo punto, mi sento di ipotizzare un disegno sul come andranno a finire le cose di cui l’Ucraina ora è diventata un forte pretesto fra paesi liberi e non.  Ecco il mio pensiero.

Il termine “guerra fredda” dei decenni scorsi  subirà infatti una modifica in  “equilibrio della speranza” nell’interesse del quale  USA e CINA avranno tutta la convenienza a gestirlo senza troppi scossoni, anche mettendo, non troppo visibilmente, in sott’ordine la RUSSIA che, a mio avviso, non avrà vita facile nel prossimo futuro tanto da presagire un suo cambio di rotta dopo la chiamata da parte del…Padreterno degli “zar” e del loro entourage oligarchico, mentre la CINA, che non è mai stata guerrafondaia e che, non avendo altra via d’uscita rispetto ad un necessario e voluto clima di libertà futuro  (esattamente come insegna la storia), dovrà giocoforza allentare la morsa del potere assoluto con lo stesso metro con cui Gorbaciov aveva cercato di  operare una trasformazione  per la Russia.  Del resto, il capo della Cina, dai tratti somatici abbastanza accettabili,  non ha certo l’aspetto inquietante dell’ ex capo del Kgb… e, soprattutto, non è certamente pazzo come certi altri.

Una soluzione, vedrete,  sarà trovata anche per Taiwan proprio in funzione di detto allentamento e, non certo, emulando i metodi putiniani per l’Ucraina: ciò, non converrebbe a nessuno, specie dopo l’esperienza bellica ancora in atto, voluta da un vero guerrafondaio, anche per natura professionale da etichettare anagraficamente anche sul suo documento di identità.

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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