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Gli anni della ricostruzione nel secondo dopoguerra hanno consegnato al Paese una stagione irripetibile del museo, rinnovato nella sua forma così come nei contenuti. Di quel periodo il volume intende fornire una riflessione storico-critica relativa alla tenuta odierna della proposta culturale e al contempo sui problemi di restauro e di rifunzionalizzazione di quei musei attualmente in corso. L’importanza, riconosciuta a livello internazionale, dei progetti di architetti quali Carlo Scapa, Franco Albini, Franco Minissi, non sottrae infatti le istituzioni museali nate all’epoca dalle esigenze contemporanee di una loro riorganizzazione dettata da mutati livelli qualitativi e standard di comunicazione aggiornati.

Quali possano essere le soluzioni da adottare, nel dovuto rispetto di quanto costituisce tuttora un modello esemplare della museologia e della museografia italiane, è quanto si propongono di verificare i saggi raccolti in questo libro, tenendo conto del cambiamento radicale della missione del museo sempre più orientato verso un’ampia accessibilità, nuove pratiche e uno statuto nuovo delle proprie collezioni.

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Interventi di Calogero Bellanca, Benedetta Cestelli Guidi, Valter Curzi, Marisa Dalai Emiliani, Arianna De Simone, Alba Di Lieto, Daniele Esposito, Luigi Ficacci, Margherita Guccione, Claudio Gulli, Matteo Iannello, Giulio Manieri Elia, Maura Manzelle, Paola Marini, Caterina Modesti, Stefano Francesco Musso, Julie Pezzali, Simone Salvatore, Carla Subrizi, Maria Rosaria Vitale, Beatrice A. Vivio.

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