Esprimendo soddisfazione per la formazione della Commissione d’inchiesta, la signora Rajavi sollecita l’ispezione delle carceri del regime iraniano
I crimini del regime clericale devono essere deferiti al Consiglio di Sicurezza e i suoi leader devono essere consegnati alla giustizia.
La signora Maryam Rajavi, Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (NCRI), ha accolto con favore la formazione di una commissione d’inchiesta internazionale per indagare sui crimini del regime dei mullah.
È quanto mai necessario ispezionare le prigioni ufficiali e quelle segrete del fascismo religioso che governa l’Iran, in particolare le prigioni del Ministero dell’Intelligence e delle Forze di Sicurezza dello Stato, ha aggiunto. La Resistenza iraniana ha insistito su questo punto negli ultimi quarant’anni, ma la politica di acquiescenza nei confronti del regime clericale ha impedito che ciò avvenisse. Rajavi ha ribadito che la commissione d’inchiesta dovrebbe prendere in considerazione anche il massacro dei prigionieri politici.
La Presidente eletta dell’NCRI ha inoltre ricordato che il voto assolutamente favorevole alla formazione di questa commissione da parte dei Paesi membri del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite indica un consenso internazionale contro il regime clericale.
Si tratta di un passo necessario per affrontare i perduranti crimini contro l’umanità nel Paese, e che deve essere completato con il deferimento dell’intero dossier al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Negli ultimi quarant’anni, il regime dei mullah si è reso responsabile di crimini contro l’umanità, guerra e genocidio, tra cui il massacro del popolo del Kurdistan, le esecuzioni di massa degli anni ’80, il massacro dei prigionieri politici nel 1988, le uccisioni dei membri dei Mojahedin nei campi di Ashraf e Liberty in Iraq, le ingerenze negli affari di altri Paesi e il massacro del popolo dell’Iraq e della Siria e di altri Paesi, nonché il massacro di 1.500 manifestanti disarmati nel novembre 2019. Gli autori di questi crimini devono essere consegnati alla giustizia.
Gli attuali leader del regime, tra cui la Guida suprema Ali Khamenei, il Presidente Ebrahim Raisi, il capo della magistratura Gholam-Hossein Mohseni Eje’i e il Presidente del Parlamento Mohammad-Bagher Ghalibaf, devono essere indicati chiaramente quali principali responsabili della violenta repressione nei confronti di quanti si stanno opponendo al regime nelle ultime settimane. Gli stessi sono direttamente coinvolti in tutte le atrocità del regime, sin dagli anni Ottanta.
Il Consiglio di Sicurezza deve quindi adottare tutte quelle misure necessarie ad assicurare i responsabili alla giustizia, ha sottolineato la signora Rajavi.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI)