Salvatore – l’Italia e il cibo hanno una storia unica. Per questo Silvia chiede che la cucina italiana venga candidata a patrimonio dell’umanità UNESCO. Sei con lei?
l’Italia deve candidare la cucina italiana a patrimonio dell’umanità UNESCO
64 hanno firmato la petizione di Silvia Sassone. Arriviamo a 100 firme!
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L’Unesco riconosce ogni anno un numero sempre maggiore di tradizioni alimentari e agricole come patrimonio culturale dell’umanità, valorizzando la stretta relazione tra cibo e cultura.
Dalla cucina tradizionale messicana alla gastronomia francese, dai piatti tipici della Corea del Sud e del Senegal all’arte dei pizzaioli napoletana, dalla birra belga ai pani tradizionali dell’Azerbaijan e dell’Armenia, dal cuscus del Maghreb al borsch ucraino.
Tutto ciò conferma come il cibo è percepito dalla comunità mondiale non solo come prodotto ma come fenomeno culturale ed identitario di uno stile di vita, di un modo di essere.
L’Italia è uno dei pochi luoghi al mondo il cui cibo ha una dimensione così fortemente identitaria e culturale, non può essere da meno rispetto a questa che è, comunque, una competizione mondiale.
Questo il sentimento alla base della proposta di Candidatura UNESCO portato avanti dall’estate 2020 e che si avvia alla definizione del dossier intitolato
«La cucina italiana fra sostenibilità e biodiversità culturale».
Per questo, è importante che l’Italia candidi la cucina italiana a patrimonio dell’umanità UNESCO.
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