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Giornata Mondiale dei Diritti degli Animali

 

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Meta Parma: i diritti degli animali continuano a essere calpestati, è una vergogna. Oggi vogliamo ricordare tutti gli animali uccisi dagli umani, affinchè tutto questo possa un giorno non accadere più.

Il 10 dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti degli Animali, una data scelta che si ricollega a quanto accaduto anche per il riconoscimento dei diritti umani.

Dopo anni di battaglie , il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea delle Nazioni Unite redasse la Dichiarazione Universale dei diritti Umani, sancendo il rispetto e la dignità per ogni essere umano, basi fondamentali per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo.

La stessa cosa sta accadendo anche per i diritti animali, con battaglie che proseguono e vanno avanti da anni per rivendicare diritti fondamentali e inalienabili anche per gli animali non umani. La libertà e la giustizia anche per gli animali però, dice Meta Parma, sono ancora lontani.

“Purtroppo i diritti degli animali non sono ancora stati riconosciuti, e continuano a essere calpestati. Gli animali continuano a essere imprigionati e sfruttati negli allevamenti, uccisi nei mattatoi, sfruttati e uccisi nei laboratori di sperimentazione, abbandonati nelle strade, usati come oggetti. Continuano a essere trasformati in cibo e in indumenti, e quindi siamo ancora lontanissimi dalla vera tutela dei loro diritti di esseri senzienti. Emblema di tutto questo, è l’uccisione del cucciolo di cinghiale avvenuta il 2 dicembre a Massarosa, in provincia di Lucca. Un cucciolo ferito, che aveva bisogno di aiuto, è stato ucciso con quattro colpi di fucile dalle forze dell’ordine, davanti a una donna che piangendo li implorava di non farlo. I video dell’uccisione del cucciolo sono diventati virali, tra l’altro la donna ha cercato di proteggere il cucciolo con il proprio corpo, ma è stata spostata con la forza, collassando e finendo in ospedale mentre il cucciolo veniva ucciso. Hanno ucciso un cucciolo davanti a una donna che è vegana, attivista per i diritti animali, e che ha un rifugio di animali: hanno ucciso un cucciolo davanti a chi ama gli animali. Uccidere gli animali è in bruttissimo gesto ed è veramente ingiusto, diventa ancora più ingiusto se viene fatto davanti ai cittadini in lacrime, e se a farlo inoltre sono le forze dell’ordine. Dire che questa è la legge e che questi sono gli ordini, non giustifica l’ingiustificabile. Vorremmo chiedere al poliziotto della provinciale che ha sparato quattro colpi contro il cucciolo, in quali punti vitali lo ha colpito  e vorremo che ci rispondesse. Il cucciolo è stato colpito in testa, oppure sulla schiena? O forse sul bacino, dove aveva la ferita? Sono cuccioli di altra specie, ma pur sempre cuccioli. Tra l’altro non fermarsi neanche davanti alla sofferenza di una donna, e spostarla con la forza per uccidere un cucciolo, non è neanche un buon esempio per la società. Le forze dell’ordine dovrebbero dare il buon esempio anche su questo, in ogni circostanza, soprattutto per mandare messaggi contro la violenza sulle donne. La violenza sulle donne e sugli animali purtroppo sta aumentando, ed è importantissimo fermarla. Un cucciolo aveva cercato riparo dietro un cespuglio, e sono andati a cercarlo in quel cespuglio, per ucciderlo con quattro colpi di fucile, con la scusa della peste suina e di una pericolosità inesistente. I cinghiali non sono pericolosi, sono molto più pericolosi gli umani per i cinghiali, piuttosto che il contrario. Ed è vergognosa questa strage di cinghiali messa in atto con la scusa della peste suina, una strage di animali potenzialmente e probabilmente sani che vengono uccisi senza pietà. Un cucciolo che aveva perso la sua mamma, probabilmente uccisa anche lei, non ha trovato scampo nè pietà, e ha perso la vita. Noi intanto, con queste uccisioni di creature innocenti, stiamo perdendo la nostra umanità.”

 

Associazione Meta Parma

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