CIPRIANO (C.E.P.): SUL RITORNO DEI 9 MILIARDI DI ACCISE, SI EVITI LA CONFUSIONE PER UN BRICIOLO DI POPOLARITA’. I SOLDI SONO DELLA REGIONE SICILIANA, SI PRETENDA TUTTO E SUBITO SENZA SCONTI”
“Apprendiamo di un accordo che prevedrebbe una apertura tra la Regione Siciliana ed il Ministero dell’Economia per delle entrate extra per un valore di 200 milioni di euro; mentre a Roma pare si continui a discutere sia della Manovra di bilancio Siciliana che della prossima Manovra Italiana varata dall’esecutivo Meloni ; Si apprende altresì come lo stesso Presidente Schifani, sia spesso a battere i pugni sui tavoli romani , mentre c’è chi per un briciolo di popolarità vuole destabilizzare le scazzottate del Presidente Schifani, tramutando la politica in un ring personale senza arte e ne parte”, afferma Cipriano che continua evidenziando come lo stesso Presidente Schifani abbia rappresentato la problematica con affermazioni del tipo : “occorre urgentemente una norma molto nota al governo e sulla quale mi sono intrattenuto a lungo con quest’ultimo più volte, unitamente ad assessori della mia giunta di altri partiti; una norma che rimuova gli effetti della inopinata sospensione del giudizio del consuntivo 2020 da parte della Corte dei Conti che ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale un provvedimento a firma Conte – Mattarella. Quest’ultimo autorizzava la spalmatura del disavanzo ereditato nel 2018 dal Governo Crocetta in dieci anni. Una norma rispettata dal predetto organo contabile nel corso del precedente anno , ed inaspettatamente contestata l’anno successivo con la conseguente paralisi del bilancio regionale siciliano” . “Abbiamo inteso chiaramente” continua Cipriano, “anche le ulteriori affermazioni, quando lo stesso Presidente Schifani ha sostenuto”, come tutto ciò sia: “una spada di damocle che preoccupa non poco. Soprattutto per ciò che concerne la spesa sanitaria il cui peso, ormai da tempo, è stato scaricato in misura maggiore proprio sulle casse territoriali prevedendo una compensazione, a valere sulle accise maturate in loco, ma che per molti aspetti è rimasta lettera morta a fronte di uscite certe”. E qua, come Comitato Etico Popolare, vogliamo sottolineare, come stiano trovando peso anche i nostri solleciti sulla questione Sanitaria, lanciata nei giorni scorsi e nel corso dei 5 anni della passata gestione Siciliana. E’ chiaro che la problematica è seria, maturata per colpa di chi come Musumeci ha peccato di lassismo, continuando e peggiorando l’opera di demolizione della Regione Siciliana e del proprio Statuto Autonomo avviata dalla gestione Crocetta ed inasprita dal Governo Conte e Draghi, i quali hanno voluto l’economia Siciliana sempre più povera, ferma al palo ed ai nastri di partenza per la propria rigenerazione economica. Chiaro, che attorno al ritorno dei 9 miliardi di accise, nessun compromesso sia logico ed ancor più inaccettabile, se e nel caso che al governo vogliono farci credere che tutto possa essere messo a tacere, con il contentino del intanto 200 milioni. I 9 miliardi dell’Accise Siciliana, sono soldi della Regione Siciliana , si pretenda tutto e subito senza sconti. Ci teniamo ad aggiungere, allo stesso tempo, come sul ritorno dei 9 miliardi di accise , sia necessario evitare la confusione per un briciolo di popolarità e con questa affermazione ci rivolgiamo ai falsi capi popolo, che per fortuna sono stati messi all’opposizione della Regione Siciliana. Tra chi urla e sbraita senza arte ne parte, noi preferiamo chi sbatte i pugni sui tavoli romani come sta facendo Schifani. Il Deputato De Luca, molto bravo a mettere in atto sceneggiati, abbai meno, ed abbia almeno il coraggio di tacere, davanti alla sua incapacità di capire i problemi, di fare il trasformista intestandosi le battaglie di altri, battaglie che tra l’altro vogliamo evidenziare come il Comitato etico Popolare, porta avanti da anni. Il Deputato De Luca, ripetiamo, si faccia l’esame di coscienza. On.le De Luca, siamo stati chiari ? Ha capito ? Vede Lei, On.le De Luca è come l’araba fenice, che ci sia ognuno lo dice, dove sia nessun lo sa; taccia, che ben ci ricordiamo come lei sia stato uno dei primi, a stringere la mano al Nord di Salvini, d’altronde nel suo Movimento ha anche il nome Nord, cosa che alla Sicilia e tanto meno al Comitato Etico Popolare, nulla frega. Detto ciò, facciamo i complimenti al coraggio di Schifani, per aver finalmente avuto la capacità di gridare alla follia romana, l’effettiva esigenza del riconoscimento e piena attuazione dello Statuto Autonomista Siciliano – che ci auspichiamo si guadagni con le unghie e con i denti; ma ci teniamo a congratularci altresì con il Presidente Schifani, sulla specifica posizione che ha preso, riguardante la posizione dei giudici contabili, soprattutto sulle dichiarazioni in cui ha affermato che : “si tratta di un conflitto di poteri senza precedenti tra due organi dello stato, e cioè Corte dei Conti e Governo Nazionale in cui parte lesa è la Regione da me guidata da soli due mesi”. Detto ciò, come Comitato Etico Popolare, ci uniamo alle preoccupazioni di Schifani che sono preoccupazioni più volte sottolineate anche come Comitato Etico Popolare. Auspichiamo, vivamente che le sue parole, Caro Presidente Schifani, arrivino da monito, direttamente in fronte, quanto al Presidente del Consiglio Meloni, che quanto al Ministro Giorgetti, perché ci vuole si – come dice Lei chiarezza amministrativa, ma anche decisioni imperative e categoriche, su cui nessuno spazio di trattativa si può tollerare, così come neanche si possono tollerare distorsioni da parte di taluni politici, del suo operato e delle sue affermazioni, che sono in sostanza, affermazioni chiare di posizioni nette e decise, con cui una volta per tutte si può recidere finalmente quel filo che tiene appesa la Sicilia sull’orlo del precipizio. Anche noi, come Lei afferma, ci teniamo che il Governo Nazionale faccia chiarezza legislativa con se stesso, alfine di evitare come Lei ben afferma, conseguenze disastrose sulle finanze di una incolpevole Regione Siciliana, che sta sistematicamente sforzandosi di assicurare continuità di buon governo ai Siciliani. Tenga duro Presidente, fino a quando Lei chiederà e pretenderà, battendo i pugni sui tavoli romani, davanti a tutte le ingiustizie e le oppressioni che la Sicilia subisce, il Comitato Etico Popolare sarà presente alfianco nella sua lotta, unitamente ai movimenti affiliati e di cui sono Garante, come il Movimento delle Api, il Movimento Etico Siciliano e Centro Destra Patriota”.
Antonio Cipriano Presidente Comitato Etico Popolare