FINE ANNO AL CESTELLO CON LA CORTE DI NERONE
LA REGIA DI MARCO PREDIERI, CHE TORNA ANCHE A VESTIRE IL RUOLO DI MERCURIO, SCRITTO PER LUI, VENTI ANNI FA, DA ORSTE PELAGATTI
Al Teatro di Cestello l’anno nuovo si festeggia in compagnia di Nerone, uno tra i più controversi imperatori della storia romana, oggetto di numerosi miti, romanzi, parodie e rivisitazioni. In questo caso la carovana sgangherata della corte tiberina è quella immaginata negli anni ottanta dal drammaturgo Oreste Pelagatti, che del Cestello fiorentino fu anche storico direttore artistico. “Quel Lazzarone di Nerone” torna in scena a venti anni di distanza dalla sua ultima edizione, col nuovo debutto previsto proprio per la sera di fine anno, il 31 dicembre, per proseguire con le repliche fino a domenica 8 gennaio. La produzione è della Compagnia stabile del Teatro di Cestello, erede dello stesso Pelagatti, che viene così celebrato anche a 20 anni dalla sua scomparsa. Il Direttore Artistico Marcello Ancillotti intende così omaggiare il suo stesso mentore, affidando la regia della messa in scena a quello che fu l’ultimo allievo di Pelagatti, l’attore e regista, oggi in carriera Marco Predieri, per cui l’autore stesso scrisse un ruolo ad hoc proprio nell’ultima sua riscrittura della pièce, quello dello svolazzante Dio Mercurio. “A Oreste devo moltissimo – spiega Predieri – è stata una delle poche persone ad aver creduto in me quando avevo poco più di vent’anni e a incoraggiarmi a perseguire le mie aspirazioni artistiche, vincendo un’innata timidezza che allora mi faceva sentire sempre inadeguato. Non potevo dire di no alla proposta di Marcello di dirigere oggi questo Nerone, anche se qualche piccolo ritocco, per adeguarlo ai gusti del pubblico, andava fatto e sono certo che lo avrebbe fatto anche il suo autore stesso. Spero di omaggiarlo, restando fedele al suo spirito, mantenendo intatto il tono goliardico farsesco dell’opera, che ci presenta una corte imperiale da Operetta, anzi da avanspettacolo, con Nerone guitto d’altri tempi”. Ma l’omaggio di Predieri non si ferma qui, infatti, come svela lui stesso, a oltre 20 anni di distanza tornerà a vestire quel ruolo che Oreste Pelagatti introdusse proprio per lui. “Ebbene sì, sarò un Mercurio ormai da ospizio – scherza – certo non ho più il fisico dei miei 20 anni, ma insomma ancora reggo, anche se avrò un costume un po’ meno … anzi un po’ più … coprente. Sarà un Mercurio più maturo, più adulto, un po’ più padrone della scena. In realtà inizialmente volevo solo firmare la regia, poi, spinto anche da qualche amico comune, ho capito e ho sentito che salire sul palco personalmente avrebbe avuto un senso, ma solo tornando a quel personaggio che il caro Oreste volle immaginare per me e così sarà”. Nel ruolo di Nerone questa volta ci sarà Antonello Minnei. Nel cast anche Piera Matteini, fondatrice, insieme allo stesso Pelagatti, della Compagnia che oggi gestisce il Cestello, l’attrice sarà Agrippina. Firma le scene l’artista Enrico Guerrini, i costumi sono di Marcello Ancillotti. Ultimi posti disponibili per la recita del 31. Repliche ordinarie dal primo gennaio. Info e prenotazioni 055.294609, prenotazioni@teatrocestello.it.