ROMA – LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE CONTESTANO IL NUOVO BANDO PER LA GESTIONE DEI CANILI COMUNALI
Orari di apertura al pubblico ridotti, fondi insufficienti per le cure veterinarie, poca chiarezza sulle adozioni e riduzione del personale dedicato al primo soccorso dei gatti: queste sono le principali criticità che le associazioni attive sul territorio di Roma hanno evidenziato in una lettera indirizzata al Sindaco e all’Assessore.
Il Comune di Roma ha pubblicato un bando per la gestione triennale dei canili di Muratella e Ponte Marconi. La cifra stanziata è sicuramente importante, intorno agli 8 milioni di euro, e prevede un aumento degli stipendi per gli operatori. Un aspetto sicuramente valutato positivamente da tutti, anche dai sindacati, ma il bando presenta anche una serie di criticità che possono mettere a serio rischio il benessere degli animali ospitati nelle due strutture.
Le Associazioni A.G.E. Odv, Amant Odv, Cuccolissimi Odv, Enpa Roma, Io Libero Avcpp, Lav Roma, LNDC Sez. di Ostia, L’Impronta Onlus, Oipa Roma e Zampe Pulite Odv che operano sul territorio di Roma, hanno scritto una lettera congiunta all’amministrazione comunale per evidenziare i problemi riscontrati sulla formulazione del bando e chiedere che venga sospeso.
“Sono diverse le cose che non vanno bene e che non tengono conto delle esigenze dei cani e gatti di proprietà del Comune di Roma”, affermano le Associazioni. “In primo luogo, la riduzione dell’orario di apertura al pubblico passa a solo 3 ore al giorno contro le 8 ore attuali. Questo ostacolerà sicuramente le adozioni, dato che non tutti i cittadini potranno recarsi presso i canili negli orari previsti. Si aggiunge anche che nel capitolato è previsto che i volontari possano essere allontanati dal Direttore Sanitario. Inoltre, i fondi destinati alle cure veterinarie non sono assolutamente sufficienti alle esigenze delle due strutture che ospitano circa 600 animali. La cifra è rimasta invariata rispetto al passato e già si era dimostrata inadeguata”.
“Un’altra criticità riguarda le adozioni. In nessun punto del bando è specificato chi dovrà occuparsene e se è previsto del personale qualificato per un tema tanto delicato. Se le richieste di adozione non vengono valutate in maniera adeguata c’è il concreto rischio di rientri in canile o, peggio, di maltrattamenti. Infine, anche la riduzione del personale preposto al punto di primo soccorso dei gatti rappresenta un grosso problema che può rendere inefficace il servizio e impossibile la corretta gestione delle emergenze”, continuano le associazioni.
“Per tutti questi motivi, abbiamo chiesto al Comune di sospendere il bando e di provvedere alla modifica e alla risoluzione di queste criticità nell’ottica di assicurare realmente il benessere degli animali di sua proprietà”, concludono le associazioni.