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Napoli: al Vomero, a una settimana dall’Epifania, luminarie ancora accese

Un inutile quanto dispendioso spreco di energia elettrica

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“ A una settimana dal termine delle festività natalizie, avvenuto con la festa dell’Epifania, al Vomero le scarne luminarie installate a cura e spese dell’amministrazione comunale, solo negli incroci e nelle piazze principali, lasciando tra l’altro al buio arterie importanti come i tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano, restano ancora al loro posto, Non solo ma quello che è più grave vengono ancora lasciate accese anche in pieno periodo notturno, quando strade e piazze sono praticamente deserte “.

 

” Un inutile quanto dispendioso spreco di energia elettrica del tutto ingiustificato oltre che paradossale  – sottolinea Capodanno – . Va al riguardo ricordato che a metà novembre del’anno scorso la Giunta municipale deliberò di distribuire il milione e mezzo, stanziato dalla Città Metropolitana per l’installazione delle luminarie a Napoli, assegnando una somma di 150mila euro per ciascuna delle 10  municipalità cittadine. Di questa somma 100mila euro dovevano essere utilizzati da ciascuna municipalità per l’installazione delle luci a led e 50mila euro per i consumi energetici “.

 

” Sollecitiamo, al riguardo – puntualizza Capodanno – anche la rendicontazione del danaro pubblico investito, visto che, tra l’altro, il Vomero, area commerciale per antonomasia del capoluogo partenopeo, con circa 1.600 esercizi commerciali a posto fisso su due chilometri quadrati di superficie, diversi dei quali della grande distribuzione,  quest’anno, a differenza degli anni scorsi, quando strade e piazze erano in gran parte addobbate, è rimasto perlopiù privo delle caratteristiche luminarie natalizie “.

 

Con l’occasione Capodanno chiede l’intervento immediato degli uffici  competenti dell’amministrazione comunale partenopea perché vengano messe in campo, in tempi rapidi, tutte le attività necessarie per la rimozione delle luminarie ancora installate, provvedendo nell’attesa a tenerle spente al fine di evitare costi aggiungiti per l’energia elettrica, a carico della collettività.

 

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