BEATO LIVATINO, PROSEGUE LA PEREGRINATIO NEI LUOGHI DELLE PIÙ ALTE ISTITUZIONI DELLO STATO
La reliquia onorata ieri da Corte Suprema di Cassazione, Università Europea di Roma e Camera dei Deputati, sarà oggi alla Scuola Ufficiali Carabinieri, all’Università Niccolò Cusano e al Senato della Repubblica
Roma, 19 gennaio 2023 _ Prosegue la prima solenne Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris, il Beato martire della lotta alla mafia, esemplare e contemporanea testimonianza di figura unificante, voluta e organizzata dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma e dal Comitato Organizzativo Peregrinatio Beati Rosarii Livatino.
L’accoglienza del Beato Rosario Livatino da parte delle istituzioni che ieri hanno ospitato la sua reliquia è stata emozionante. Più volte infatti, la parola ‘emozione’ è stata ripetuta nei diversi discorsi, tra questi quello pronunciato durante la cerimonia nell’Aula Magna dal Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione Pietro Curzio. Nell’omaggiare l’insigne reliquia, il Presidente Curzio ha condiviso un suo ricordo intimo e personale del Giudice Livatino con il quale ha intrapreso parte del percorso di studi. “La Corte di Cassazione è onorata e commossa di aver avuto la possibilità di ospitare questo oggetto prezioso, la camicia insanguinata del Beato e collega Rosario Angelo Livatino. Come potete immaginare, per noi magistrati è motivo di grandissimo orgoglio ed è un esempio a cui tendere nel lavoro di tutti i giorni”, ha così dichiarato il Presidente.
Anche il Procuratore Generale della Corte di Cassazione Luigi Salvato ha voluto esprimere come quella di ieri sia stata una giornata davvero importante, non solo per i magistrati e tutti gli operatori del diritto, ma anche per lo Stato. Ha poi proseguito: “Abbiamo avuto la buona sorte che nel giorno in cui la sacra reliquia del Beato Livatino è arrivata a Roma per essere esposta nelle sedi delle più alte istituzioni, è stato catturato il pericoloso latitante Matteo Messina Denaro che segna una vittoria dello Stato e della legalità possibile grazie anche al sacrificio di molti servitori dello Stato tra i quali il Beato Livatino, l’esempio più alto di come sia possibile combinare virtù civile e sentimento religioso in una felice unione che lo ha reso esempio da seguire”.
Monsignor Baldassare Reina, Vice Gerente della Diocesi di Roma presente alla cerimonia in Aula Magna ha voluto sottolineare come il sangue versato in quella camicia non sia stato vano, ma abbia contribuito al risultato che è stato raggiunto dalle istituzioni civili del nostro paese: “Ha vinto la giustizia, ha vinto il diritto, mi sento di dire, ha vinto il Vangelo. Livatino ha speso la sua vita di cristiano per sconfiggere la cultura, la mentalità e le prassi della malavita. Questo è un bel segnale di speranza per noi e in modo particolare per le nuove generazioni”.
Nel primo pomeriggio, le celebrazioni sono proseguite all’Università Europea di Roma dove la reliquia è stata omaggiata dalle parole di Alberto Gambino, Prorettore Vicario dell’Ateneo: “È molto emozionante sapere che questo itinerario di fede tocca non solo sedi istituzionali, ma anche luoghi di cultura scientifica come gli atenei. Rosario Livatino è stato un testimone anche intellettuale con un pensiero forte legato alla fede e allo stesso tempo una testimone delle cose vissute, dimostrando come anche nei banchi dell’università non si debba soltanto apprendere un sapere astratto, ma che il sapere è sempre strumentale rispetto all’agire. Ai nostri studenti noi cerchiamo spesso di fare comprendere che non servono solo le competenze ma serve anche la coerenza per mettere a frutto quelle competenze nella società, per il bene comune”.
Il ricordo del Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana ha messo in luce come Rosario Livatino sia stato un ‘martire della Giustizia’: “È per noi un dovere ricordarne la figura e l’esempio”.
Questo l’inizio del suo intervento durante la visita al reliquiario esposto in Vicolo Valdina nella Chiesa di San Gregorio Naziazeno, Cappella della Camera per la venerazione congiunta con le rappresentanze di Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Ha poi aggiunto: “Rosario Livatino era uno di quegli eroi nascosti che tutti i giorni nel nostro Paese combattono contro la illegalità. La sua intercessione protegga la Camera e le Istituzioni dello Stato e tutti quelli che ogni giorno incontrano difficoltà“.
Nel suo discorso Lorenzo Fontana ha sottolineato come fosse significativo accogliere la Peregrinatio proprio in concomitanza con la cattura, dopo 30 anni di latitanza, di Matteo Messina Denaro. “Livatino si era posto, anche in occasioni pubbliche, il problema del rapporto fra fede e diritto. E lo aveva risolto riflettendo lungamente e in profondità su ciò che, da una parte, insegnano le Sacre Scritture e che giunge a noi dalla tradizione cattolica e, dall’altra, su quelli che sono i doveri e la deontologia di un magistrato. Quello che Livatino aveva in mente, l’ideale che ha permeato tutta la sua vita, spezzata da mani assassine, era quello di un diritto serio e rigoroso, ma improntato ai valori dell’humanitas, che a lui derivano direttamente dal personalismo cristiano e dalla sua formazione cattolica. Il processo di beatificazione di Rosario Livatino, conclusosi due anni fa, consegna alla Storia il primo beato magistrato. Egli, come ha detto Giovanni Paolo II, fu un martire della giustizia e in quanto tale anche della fede. Ricordare queste personalità, soprattutto alle giovani generazioni, è un dovere civico e morale. Così come è un dovere non dimenticarne l’insegnamento e trasmetterne i valori di cui sono portatrici”.
La giornata di Peregrinatio si è conclusa nella Parrocchia Universitaria di San Tommaso Moro con la Santa Messa seguita poi dalla presentazione della vita del Beato promossa da Monsignor Baldassarre Reina e dal Professor Filippo Vari, Vice Presidente del Centro Studi Rosario Livatino.
Il Santo cimelio è atteso oggi, in prima mattinata, alla Scuola Ufficiali Carabinieri per ricevere il saluto degli ufficiali e degli allievi. La seconda tappa della giornata sarà all’Università Niccolò Cusano dove verrà accolta degli studenti e delle Autorità accademiche. Alle ore 15,00 la reliquia sarà alla Biblioteca del Senato della Repubblica, Sala Capitolare di Santa Maria Sopra Minerva dove si svolgerà la cerimonia di accoglienza con il Presidente del Senato Ignazio La Russa e il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità; seguirà il Convegno organizzato dal Centro Studi Livatino dal titolo: ‘L’attualità del Beato Rosario Livatino’. Nel pomeriggio, la Peregrinatio toccherà la Parrocchia di Santa Maria Maddalena De Pazzi e la giornata si concluderà con il trasferimento della Santa Reliquia al Comando Generale della Guardia di Finanza dove verrà custodita durante la notte.