“Dante Alighieri L’essilio che m’è dato…”. Nuova opera di Antonietta Benagiano
Sul dolore di Dante dell’ingiusto esilio marchiato dalla condanna per baratteria, il cui frutto è l’altissima Poesia della Commedia, sul particolare eroismo ‘morale’ dell’Alighieri si incentra questo Saggio di Antonietta Benagiano (come la stessa riporta nella premessa), scrittrice versatile massafrese (poesia, narrativa, saggistica, drammaturgia) e proficua (25 le opere pubblicate), oltre che critico, italianista, pubblicista e altro.
“Dante Alighieri. L’essilio che m’è dato… “, edito il 23 dicembre 2022 Fuori Collana dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (pp. 64, € 8,00), si avvale della Prefazione del Ch.mo Prof. Roberto Pasanisi, Direttore editoriale e del suddetto Istituto. Il Saggio, che apre a molte e varie riflessioni attraverso lo scavo meditativo dell’Autrice, secondo quanto scrive l’illustre Prefatore, è una “reinterpretazione tutta personale e soggettiva, sul filo inquieto e sottile dei battiti del cuore… più che secondo il mare magnum –quasi infinitum- e procelloso della Filologia dantesca”. E conclude: “E’ quello che ci mancava, è quello che ci voleva. E noi le siamo grati per questo”.
Già il compianto critico illustre Prof. Giorgio Bàrberi Squarotti, nella Nota a Multa paucis, poneva della Benagiano, tra l’altro, in rilievo “l’efficacia delle idee e concettuale… il discorso appassionato”. E in altre Note non mancava di dare risalto alla originalità della scrittrice sia negli argomenti che nella impostazione e nel linguaggio, definito “molto elegante e suasivo”. Le pagine di questo Saggio sono così dense e di una profondità tale da sollecitare nel lettore la riflessione ad ampio spettro anche per il raccordo di conflittuali situazioni politiche ed economico-sociali del tempo dell’Alighieri alla nostra attualità, pur con i dovuti distinguo. Ma quel che particolarmente emerge è la capacità della Benagiano di porre in rilievo nell’altissima Poesia della Commedia la umanità di Dante, così profondamente dolente, la sua sete di giustizia, “non è terrena opera, se l’innocente subisce la condanna” (annota l’Autrice nella Premessa), quel “suo faticosamente ricercare la via a riveder le stelle”. La ricerca della via di salvezza che Dante Alighieri attua per sé con quell’eroismo ‘morale’ che la Benagiano evidenzia, è valida per l’umanità di ogni tempo, ed è questo il messaggio pregnante della Commedia che sgorga dalla mirabile poiesis delle terzine del Poeta universale.
Vogliamo ricordare che all’inizio del saggio l’autrice ha voluto riportare questa dedica:
“… e per la festa di noi compagni porto il primo pane
fatto con il nuovo grano. Desidero giungere al più presto
al colmo della giovinezza e molti anni vivere alla scuola
del mio maestro. Figura di bellezza adorna possa io avere,
e saggi pensieri nella mia mente, mentre percorro il giro
delle scienze enciclopediche. In alto vorrei io salire e di
Zeus alla dimora accostarmi…”.
E’ un frammento di canzone, anonima, in dimetri giambici catalettici cantata da studenti, dove l’ideale attico della kalokagathia viene unito al programma scolastico ellenistico della formazione enciclopedica. Negli ultimi due versi lo studente si augura di poter accedere all’Università, definita “dimora di Zeus”. Presente in un papiro egiziano del IV sec, d. C., viene riportata in una rivista tedesca del 1963.
(La versione in lingua italiana è in: Italo Lana e Armando Fellin, Civiltà letteraria di Roma antica, v. I, Firenze 1971, p.7).
Frammento di grande importanza che sembra essere agli studenti, quasi una sollecitazione ad amare il Sommo Poeta. Come proprio nelle intenzioni l’autrice.
E’ facile intuire che questo nuovo volume della scrittrice Antonietta Benagiano (Progetto grafico e copertina di Alfonso Longobardi e logotipo delle ICI Edizioni Delia Chiaradia) è già richiesto da più parti alle Edizioni dell’Istituto Italiano di Cultura (via Bernardo Cavallino, 89 – “la Cittadella – 80131 Napoli).
Nino Bellinvia
Nelle foto: 1) Copertina del nuovo volume di Antonietta Benagiano. 2) La scrittrice Antonietta Benagiano con il prof. Roberto Pasanisi, Direttore editoriale dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli.