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Il terremoto che nel cuore della notte di lunedì 6 febbraio ha devastato la Turchia meridionale ha mietuto centinaia di vittime anche in Siria. Si contano più di 400 morti, oltre ai danni agli edifici e migliaia di sfollati in cerca di un riparo rimasti senza riscaldamento ed elettricità. Ad Aleppo sarebbero almeno 40 gli edifici crollati in seguito al terremoto, e più di 150 persone si trovano ora all’interno del Terra Sancta College per ricevere assistenza e un pasto caldo. Per molti di loro è impossibile tornare a casa in questo momento, a causa delle condizioni difficili e del pericolo che si verifichino ulteriori scosse e crolli di palazzi.

Si continua a scavare senza sosta per cercare le persone sotto le macerie. Pro Terra Sancta si è subito attivata per assistere chi è rimasto colpito dalle scosse.

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Una donna, Mariam, tra le persone che si sono messe in salvo questa notte, racconta: “le pareti della nostra casa hanno tremato a tal punto che dalle crepe si poteva vedere fuori, io e mio marito Nerwan abbiamo preso le nostre figlie e siamo scappati verso il convento”.

Giacomo Pizzi, nostro collaboratore, racconta da Aleppo: «Ci sarà sicuramente bisogno di tutto l’aiuto possibile, perché iniziamo adesso a rilevare tutti i bisogni. Abbiamo bisogno di coperte, perché piove e fa freddissimo, non c’è riscaldamento e non c’è luce. Serve anche cibo e acqua. A breve lanceremo una campagna fondi proprio per questo motivo e intanto raccogliamo i bisogni sul campo».

 

Ci sono danni anche al convento francescano di Azizieh, dove alcune pietre del campanile sono crollate rovinosamente a terra, fortunatamente senza provocare feriti. Su quanto successo parla anche fra Bahjat Karakah, parroco della comunità latina di Aleppo e collaboratore di Pro Terra Sancta per i progetti di aiuto alla popolazione. Queste le sue parole: « Questa mattina ci siamo svegliati verso le 4:00 con una fortissima scossa di terremoto. Siamo scesi giù e infatti molta gente era scappata dalle case – scappata al buio, tra l’altro, perché non c’è corrente elettrica. Questo terremoto è poi risultato abbastanza forte e ci sono almeno una quarantina di palazzi distrutti ad Aleppo. Molta gente si trova sotto le macerie, sicuramente ci sono ancora tante vittime.

Noi qui abbiamo accolto la gente in chiesa fino al mattino, poi abbiamo celebrato la messa e abbiamo aperto la sala per accogliere la gente e dare loro un po’ da mangiare. La nostra cucina di beneficenza, che di solito dà quasi 1.200 pasti al giorno per i poveri, oggi si attiverà al massimo per aiutare tutti quelli che sono rimasti senza casa e non potranno mangiare. I danni non si limitano alla città di Aleppo: ci sono anche danni al nord nei nostri villaggi dove si trovano i nostri confratelli francescani a Knayeh e Yacoubiyeh, ma anche a Latakia.  È un terremoto che ha una superficie molto vasta.

Chiediamo il vostro sostegno, il vostro aiuto e soprattutto lanciamo questo appello per togliere le sanzioni dalla Siria, affinchè si possa ricostruire e si possa soccorrere chi sta nel bisogno. Grazie».

 

La municipalità di Aleppo ha chiesto alla mensa di distribuire altri 500 pasti per le tante persone rimaste senza cibo e acqua e nella città si sentono ancora alcune scosse di assestamento.

 

Al momento non sono stati segnalati morti in Libano, ma sono stati rilevati danni materiali all’interno delle case, delle aziende e all’esterno degli edifici. Molti libanesi hanno evacuato i loro edifici.

 

Al seguente link potete trovare alcune immagini dei danni presso la parrocchia di Aleppo e la mensa di oggi:

 

https://www.dropbox.com/scl/fo/khn40r2r777h8wvf8hq41/h?dl=0&rlkey=vkgjfw7i0brznexp2xhds7ql6

 

Pro Terra Sancta ha attivato immediatamente una campagna di raccolta fondi per sostenere le persone colpite dal terremoto e riparare i danni provocati alle case. La trovate a questo link:

 

Aleppo: emergenza terremoto

 

Siamo a disposizione per interviste e per qualsiasi necessità e domanda non esitate a contattarci.

 

 

Andrea Avveduto

+393792355568

a.avveduto@proterrasancta.org

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

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