Sul palco dell’Ariston di Sanremo, Blanco ha preso a calci e distrutto con le mani, gli addobbi floreali. Mentre il pubblico inveiva con fischi ed urla e il conduttore Amadeus chiedeva ragione dell’atto vandalico, il “defloratore” dei mazzolin di fiori, con aria da “strafatto”, biascicava che per lui la musica è innanzitutto divertimento e, non sentendo la propria voce durante l’esibizione, ha preferito divertirsi devastando la scenografia. Cosa ancora peggiore, è stato vedere il conduttore giustificarlo, quasi ad offrirgli una seconda possibilità a fine gara, magari godendo dello share che questo gesto aveva generato. L’atto teppistico, non ho solo ha umiliato l’orgoglio dei sanremesi che hanno fatto dei fiori un vanto ed un’eccellenza locale e nazionale, ma soprattutto ha eruttato pietre di violenza artistica, psicologica e spirituale verso l’opinione pubblica italiana. Spettacolo riprovevole che non sortito alcuna presa di posizione seria nè da parte del Festival, nè della Rai. Silenzi che confermano il pauroso livello di subcultura mediatica riversato dalla tv generalista italiana suoi poveri italiani. Costretti pure a pagare un canone in bolletta, le cui pratiche per l’esenzione, sono praticamente mission impossible.
Gianni Toffali