La leggenda di Belle e la Bestia, sugli innamorati Principe e Principessa è gettato un maleficio che riporta indietro nel tempo. Il Musical», regista e autore Luca Cattaneo: «Raccontiamo la storia in un modo diverso ma coerente con l’originale»
Enrico Galimberti e Claudia Luzzi
Arriva da lontano l’idea di questa nuova edizione della popolare fiaba di Jeanne-Marie Leprince De Beaumont: l’autore e regista Luca Cattaneo ha cominciato a lavorare a «La leggenda di Belle e la Bestia – Il Musical» già nel 2019, conquistando per le coreografie la firma di Manuel Frattini, indimenticata star del teatro musicale italiano.
La storia
Poi c’è stata la pandemia, Manuel purtroppo non c’è più, ma lo show con la storia della romantica Belle e della spaventosa Bestia ha continuato a svilupparsi, fino ad arrivare al debutto lo scorso dicembre a Mantova. «Nell’immaginario collettivo la Disney con il suo cartoon e la successiva proposta cinematografica rappresenta un po’ un’icona per questa fiaba — spiega Cattaneo —. Noi però abbiamo voluto raccontarla in modo diverso, dimostrando che è anche possibile avere una propria storia». Ecco quindi che sugli innamorati Principe e Principessa è gettato un maleficio che riporta indietro nel tempo, confondendo e oscurando ricordi e sentimenti e (ri)trasformando i protagonisti nella figlia di un ricco mercante e nel dispotico giovane nobile. «Alcune situazioni hanno familiarità con la storia che tutti conoscono — prosegue il regista che veste anche i panni del personaggio di Miguel —, ma ci sono anche aspetti inediti nel nostro racconto.
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Lumière diventa Vittòn
Alcuni personaggi e caratteri risultano così un po’ modificati: per esempio il simpatico valletto Lumière del cartoon nel nostro racconto diventa Vittòn, fashion stylist ante litteram ma non troppo, visto che a corte nell’Ottocento gli stilisti di grido c’erano eccome! Ci sono dinamiche narrative differenti che conducono a effetti, ragionamenti e risultati “altri”». Con le coreografie del bravo Angelo Di Figlia e le scattanti scenografie di Fabrizio Cattaneo, lo spettacolo è affidato a un cast di una ventina fra performer e attori capitanati dalla Bestia di Enrico Galimberti (anche autore delle musiche) e dalla Belle della versatile Claudia Luzzi.
Ambientazione e il contesto storico ottocenteschi
«Per coerenza drammaturgica ho cercato di mantenere l’ambientazione e il contesto storico ottocenteschi: non ci sono contaminazioni con l’attualità — conclude Cattaneo —. In questo aiutano le musiche originali di Enrico Galimberti: 40 tracce orchestrali di gusto classico, che rendono lo show molto “musicale” e non sono mero accompagnamento strumentale, ma sono fondamentali per la narrazione. È uno spettacolo che si può apprezzare a vari livelli. Spesso, parlando di “family show”, si trasmette l’idea di uno spettacolo “bambinesco”. Non è il nostro caso, anzi ci sono ironie e battute che sono colte al meglio dal pubblico adulto. D’altra parte ci si emoziona a tutte le età e lo si può fare ridendo ma anche riflettendo».