Era Giorgia, era madre, era cristiana
“Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana“. Così strillava prima d’essere eletta, quando sembrava una tigre. Poi è stata eletta ed è diventata una pecora, una cattiva pecora a mio parere. Ancora si chiama Giorgia ovviamente, ed ancora è donna ovviamente. E’ madre tuttora, anche se non una tenera madre, giacché una tenera madre si guarda bene dall’alimentare una guerra che può arrecare danni inimmaginabili ai propri figli. Anche italiana è ancora, ma un po’ meno italiana, giacché non sta facendo, come aveva promesso prima d’essere eletta, gli interessi degli italiani, ma gli interessi di Zelensky e degli americani. Meno italiana, più ucraina. E non è cristiana, giacché i cristiani, quelli veri, quelli che seguono Cristo, non ricorrono alle armi, neppure per legittima difesa. Questo, infatti, è il Vangelo per chi non lo sapesse. E chiunque è del parere di inviare armi all’Ucraina, non può dichiararsi cristiano. E neppure italiano.
Renato Pierri