Un impegno che continua: Progetto per il centro socio-sanitario di Comunità “Incontro per la vita”
Castellaneta. «No alla guerra, sì alla pace».
È il monito di Damiano Ottomanelli, presidente della Comunità Itinerante L’Incontro di Castellaneta per i primi 54 anni di servizio.
«Abbiamo incominciato per tradizione: “Non fare all’altro quello che non vuoi essere fatto a te” – ha continuato Ottomanelli – Abbiamo continuato per valorizzare la nostra discrezione insieme alla dignità del prossimo che è vicina. Il problema diventava in nostro impegno. La costante curiosità ci ha portato a conoscere la variante dei Popoli gustando l’armonia della diversità. In 54 anni abbiamo vissuto e testimoniato l’amore: ora, viviamo il terrore della guerra, il pericolo dell’ultimo conflitto mondiale. La lotta armata è la negazione dell’amore. È importante proteggere l’ambiente, gli animali in estinzione, e dimentichiamo di proteggere gli umani. Ripudiamo la guerra non a parole, ma testimoniando la pace; nessuna persona nasce violento o despota, lo diventa. Cerchiamo in ogni persona il meglio che ha, trascuriamo il difetto: siamo tutti difettosi. Tutto questo è possibile: noi siamo testimoni di questa realtà.
Il 6 marzo 2023, presso Officine Mercato Comunale di Castellaneta, alle ore 17:30 si tiene una manifestazione di queste testimonianze raccolte nel volume “1969-2019 Cinquant’anni della Comunità L’Incontro”, alla presenza del dr. Giuseppe Canale (Commissario straordinario Comune di Castellaneta), mons. Sabino Iannuzzi (Vescovo Diocesi di Castellaneta), mons. Angelo Massafra (Arcivescovo metropolita di Scutari in Albania), on. Domenico M. Amalfitano, sen. Rocco Loreto, prof. Giuseppe Romano (Presidente Pro Loco Domenica Terrusi di Castellaneta), Walter Baldacconi (Direttore editoriale di Telerama), Damiano Ottomanelli (Presidente Comunità L’Incontro di Castellaneta) e coordina il prof. Antonio Ludovico: chi vorrà, potrà prenderne conoscenza e coscienza per diventare testimoni di pace, testimone di creatività e servizi per ogni essere umano.
«I nonnini, i ragazzi, i disabili, i soli, troveranno la loro sistemazione e continueranno a vivere proseguendo a dare la loro esperienza al servizio del prossimo al “Incontro per la vita”», ha concluso Ottomanelli.
Franco Gigante