In noi stai e di fronte
oggi desidero augurarti un buon cammino di Quaresima con le parole di padre Antonio, Rettore della Basilica del Santo.
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Mercoledì è iniziata la Quaresima, il cammino spirituale che ci prepara alla Pasqua. Hai già fatto qualche buon proposito? Hai scoperto il tuo punto debole da convertire? Non ti preoccupare: tutti abbiamo bisogno di conversione, anche se qualche volta non sappiamo da che parte cominciare.
Perché non ci lasciamo ispirare da Donatello? Certo, è un artista e non un predicatore, ma con il suo linguaggio può darci lo spunto giusto per iniziare la nostra Quaresima. La Basilica di sant’Antonio custodisce tante opere di Donatello, tra le quali la splendida “Imago Pietatis”, che trovo illuminante per il nostro cammino di conversione.
Si tratta di un rilievo in bronzo, che rappresenta il Signore Gesù già deposto dalla croce e due angeli accanto a lui. Il volto degli angeli esprime tutto il dolore di chi piange la morte del giusto. Il volto di Gesù, invece, è sereno, nonostante i segni della Passione. Quel volto sereno ci indica l’aldilà del dolore umano, la pace di chi vive in Dio, l’approdo ultimo della vita. Il corpo di Gesù non sembra sconfitto né dalla cattiveria dell’uomo, né dalla tirannia della morte. Quel corpo sembra avere un respiro nuovo, uno Spirito nuovo, quello stesso Spirito che Gesù ci ha donato dal patibolo della croce.
Questa immagine di Gesù mi fa pensare al suo amore per noi, per tutti, nemici compresi. Un amore che non ha badato a spese, costasse anche la vita. E l’ha fatto con il cuore: per me, per te, per redimere il male dell’umanità intera. Nel volto di Gesù si intravede il segno delle percosse e la pace del giusto, nel suo volto si colgono le ferite dell’umanità e la vittoria del bene. Donatello, con questa meravigliosa immagine, ci indica il percorso della conversione, il punto di partenza e il punto di arrivo: la pochezza dei nostri limiti e la pace di chi ha trovato Dio.
E allora buona Quaresima SALVATORE, buon cammino di conversione. E se talvolta avremo l’impressione che il Signore possa stancarsi di noi, preghiamolo così: «Tieni duro, non cedere, ti prego, al no del mondo; / promessa antica, continua come sempre a lusingarci d’amore futuro. […] Si oppongono al tuo adempimento / oscurità, durezze, falsi zeli devianti: perfidie, / irrisioni ti avviliscono, però / niente e nessuno può vanificarti: / lo sai… lo sai perché in noi stai / e di fronte.» (Mario Luzi, Sotto specie umana) |
Un abbraccio di pace a te e ai tuoi cari. |