I controlli sul dispositivo per la ripresa e
la resilienza da 724 miliardi di euro
garantiscono la tutela degli interessi finanziari dell’UE?
- Pubblicazione mercoledì 8 marzo alle ore 17:00 (ora dell’Europa centrale)
- Punto stampa (sotto embargo) con il presidente della Corte dei conti europea alle ore 10:00 (ora dell’Europa centrale) (RSVP)
La Corte dei conti europea ha valutato se il sistema di controlli predisposto dalla Commissione europea per il principale fondo dell’UE per la ripresa dalla pandemia – il dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), da 724 miliardi euro – assicura che negli Stati membri gli obiettivi predefiniti siano conseguiti in maniera soddisfacente e che siano tutelati gli interessi finanziari dell’UE.
Mercoledì 8 marzo alle ore 10:00 (ora dell’Europa centrale) si terrà un punto stampa ufficiale in inglese (sotto embargo). In tale occasione sarà possibile ricevere dettagliate informazioni sull’audit e spiegazioni sul contesto più ampio che ha condotto alle conclusioni e alle raccomandazioni della Corte, nonché discutere della relazione con Tony Murphy, presidente della Corte dei conti europea, e con gli auditor.
Per consentire una discussione circostanziata, coloro che avranno confermato la propria partecipazione potranno ricevere in anticipo, su richiesta, una copia sotto embargo della relazione e del comunicato stampa corrispondente. Entrambi i documenti saranno pubblicati sul sito Internet della Corte dei conti europea (eca.europa.eu) il giorno stesso, 8 marzo, alle ore 17:00 (ora dell’Europa centrale).
RSVP: chi intenda partecipare al punto stampa virtuale è pregato di comunicarcelo entro martedì 7 marzo a mezzogiorno; riceverà poi precise istruzioni su come connettersi.
CONTESTO
I finanziamenti dell’UE per la ripresa dalla pandemia di COVID-19 provengono soprattutto dall’RRF, un dispositivo che fornisce sostegno finanziario su vasta scala (prestiti per 385,8 miliardi di euro, sovvenzioni per 338 miliardi di euro) al fine di accelerare la ripresa economica degli Stati membri dalle ripercussioni della pandemia e renderli più resilienti. L’RRF si basa su un modello di spesa diverso da quello di altri programmi di spesa dell’UE: i finanziamenti infatti sono erogati a condizione che siano conseguiti i traguardi e gli obiettivi predefiniti, anziché sulla base delle spese effettivamente sostenute.
Gli auditor dell’UE hanno valutato come siano stati concepiti i controlli della Commissione volti a verificare che i paesi soddisfino i requisiti per ricevere i pagamenti e che gli interessi finanziari dell’UE siano tutelati con efficacia. L’audit si inserisce sullo sfondo di un gran numero di esborsi ancora da effettuare a favore degli Stati membri nel corso della durata del dispositivo entro la fine del 2026. I principali beneficiari della sovvenzioni sono Spagna e Italia, che ricevono assieme il 43 % della dotazione complessiva.
Le relazioni speciali della Corte dei conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi di gestione relativi a specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti compiti di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico.