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Sciopero femminista per l’8 marzo. Aderiscono anche gli animalisti

 

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È sciopero femminista per la giornata dell’8 marzo, per protestare contro la violenza sulle donne. Aderiscono anche gli animalisti in difesa di tutto il mondo femminile, umano e animale.

 

La giornata dell’8 marzo si tinge di rosa e diventa protesta in chiave femminista: è sciopero contro la violenza sulle donne, con vari eventi organizzati in tutta Italia. Anche gli animalisti aderiscono alle proteste, Meta Parma partecipa allo sciopero femminista con un presidio in Piazza della Pace, in difesa di tutto il mondo femminile, umano e animale. Per l’associazione animalista la violenza sugli esseri umani deriva dalla violenza sugli animali, senza l’una non esisterebbe l’altra, o comunque si attenuerebbe fino a scomparire.

“Saremo in piazza in memoria di Lidia Peschechera, attivista vegana uccisa dal suo compagno, come purtroppo succede a troppe donne, sempre più spesso” – dice Katia Ruggiero, referente dell’associazione Meta Parma – “Vogliamo lanciare un messaggio in difesa di tutto il mondo femminile, sia umano sia animale, perchè è tutto collegato. Viviamo in un sistema dove le donne vengono maltrattate, picchiate, uccise, stuprate come se fossero oggetti, uccise per un velo; viviamo in un sistema dove non c’è rispetto per il grande dono della vita e della maternità, dove le femmine animali vengono maltrattate, sfruttate e uccise negli allevamenti e nei mattatoi, picchiate, stuprate cioè ingravidate artificialmente, e costrette a partorire cuccioli destinati a essere macellati. Viviamo in un sistema che confonde il male con il bene, l’amore con l’odio, un sistema  patriarcale basato sulla violenza e lo sfruttamento del mondo femminile, umano e animale. Il presidio è in memoria di Lidia, uccisa da chi diceva di “amarla”, ma chi ama non uccide! La stessa cosa succede agli animali, la maggiorparte delle persone dice di amarli mentre continuano a essere mandati al mattatoio, e l’amore non può essere questo. L’amore non uccide, l’amore non toglie la vita, l’amore è tutta un’altra cosa. C’è bisogno di rieducare la nostra società al rispetto della vita, c’è bisogno di un cambiamento etico generale e di una presa di coscienza sempre maggiore, e soprattutto c’è bisogno di tutelare le vittime invece del reo, che troppo spesso viene quasi giustificato. La certezza della pena ormai sembra quasi un miraggio, la violenza sugli animali e sulle donne è in aumento, bisogna correre ai ripari, e sarà difficile riuscirci, finchè la legge permetterà lo sfruttamento della maternità e l’uccisione dei cuccioli negli allevamenti e nei mattatoi. L’8 marzo saremo in piazza per Lidia, per tutte.”

 

Associazione Meta Parma

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