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Trentino/Sgarbi a Fugatti: «Clemenza per l’orso. Le condanne a morte, come per gli uomini, sono forme di violenza»

 

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ROMA – «Ogni condanna a morte è una forma di violenza».

Lo dice il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che ritorna sull’ipotesi di abbattimento dell’orso «MJ5» dopo che nei giorni scorsi ha aggredito un uomo nei boschi.

 

«Comprendo quanto accaduto all’amico aggredito dall’orso, comprendo certamente l’apprensione della popolazione trentina per simili episodi, ma nella nostra cultura – sottolinea Sgarbi – non c’è e non può esserci la morte. Non si uccide neanche il più terribile mafioso!.

 

Che l’orso abbia aggredito il fratello dell’amico sindaco di Rabbi – dice Sgarbi –  non è una buona ragione per ucciderlo, semmai una opportunità per creare una recinzione che tuteli i cittadini dal rischio di una aggressione»

 

Sgarbi aggiunge: «Non si proibiscono certo automobili, moto o sci perché qualcuno muore usandoli. Ho molta considerazione per il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, ma lo esorto alla clemenza.

Le condanne a morte, come per gli uomini, sono forme di violenza. E noi siamo uomini di pace»

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