San Giuseppe e l’amore un po’ peccaminoso
Lo scrittore don Mauro Leonardi, scrive in un bell’articolo sul suo blog “Come Gesù”: “Il rapporto di Maria con Giuseppe come sarebbe proseguito? Quel loro vivere insieme verginale – che di certo aveva creato un legame meraviglioso e singolare – come si sarebbe evoluto? Maria ha imparato quello che poi è avvenuto sul Golgota “stando” prima di fronte alla croce dello sposo. Maria ottiene da Dio che il legame d’amore con Giuseppe non venga meno e Giuseppe regala alla sua sposa l’inizio di quella forza che avrebbe dovuto avere ai piedi della Croce”.
“Quel loro vivere insieme verginale”. L’autore, come fa la Chiesa del resto, ed essendo lui un sacerdote altro non potrebbe fare, immagina che l’amore meraviglioso tra Maria e Giuseppe, non sia l’amore totale, completo, che c’è tra tutti gli sposi che si amano totalmente, completamente. Qui, il bell’ articolo non è basato più sui fatti riferiti dagli evangelisti. Non c’è nulla nelle Scritture, infatti, che faccia ritenere seriamente che Maria, dopo aver messo alla luce il Bambino, non potesse essersi unita allo sposo. Nulla. E allora viene il pensiero che per la Chiesa, ed ovviamente per l’autore dell’articolo, l’amore tra Maria e Giuseppe non debba essere totale, completo, giacché tale amore è sempre un po’ peccaminoso, soprattutto per una donna. Una santa che ha avuto rapporti carnali, per molti uomini è sempre un po’ meno santa di una santa vergine. Ma l’amore tra due sposi può essere meraviglioso se non è totale e completo? Oppure è un amore anomalo e un po’ meno meraviglioso?
Renato Pierri