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Napoli: il Vomero: deve diventare un’unica grande Ztl!

No ai parcheggi privati, a partire da quello di piazza degli Artisti

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            Al Vomero in questi giorni tengono banco le polemiche e le proteste sulla realizzazione di nuovi parcheggi privati, a partire da quello interrato previsto in piazza degli Artisti. Sulla questione scende in campo anche Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, già numero uno della Circoscrizione, fondatore sul social network Facebook del gruppo: “La collina dice basta a cantieri e scavi”.

 

“ Ancora una volta ribadiamo un secco no alla realizzazione di parcheggi privati interrati che, tra l’altro, rischiamo di incrementare la presenza di cavità e scavi, creati dall’uomo, sulla collina partenopea, riducendola a una vera e propria forma di groviera, con ripercussioni immaginabili pure in relazione all’assetto del sottosuolo – afferma Capodanno -. Al riguardo bisogna anche considerare il dato che molti dei box privati, realizzati nel tempo nell’ambito della municipalità collinare, immessi sul mercato a prezzi di svariate decine di migliaia di euro, non hanno trovato facilmente acquirenti. Dunque ci domandiamo che senso abbia continuare a realizzare altri box interrati a poche centinaia di metri da quelli invenduti, dal momento che la domanda risulta inferiore all’offerta “.

 

                ” Da considerare inoltre – sottolinea Capodanno – i gravi disagi che si manifesterebbe in tutto il territorio della municipalità collinare, nel corso dei lavori, a seguito della chiusura al traffico di piazza degli Artisti, per un tempo non ancora definibile ma che certamente non sarà breve. Una piazza che, a seguito della pedonalizzazione di via Luca Giordano, è di fatto uno snodo nevralgico nel dispositivo di viabilità attualmente vigente “.

 

                 “ Con l’occasione – puntualizza Capodanno – rimarchiamo ancora una volta la politica fallimentare, anche in tema di viabilità, dell’amministrazione comunale partenopea, per la mancata attuazione di un progetto complessivo che  riduca la notevole mole di autovetture presenti sulla collina, si parla di 65 auto circolanti per ogni 100 abitanti. E’ evidente che la creazione di nuovi parcheggi, non può che agevole e incrementare la quantità di autoveicoli in circolazione. Laddove invece bisognerebbe incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico su ferro, in un’area dove sono presenti ben tre funicolari e tre stazioni del metrò collinare, quelle delle piazze Vanvitelli, Quattro Giornate e Medaglie d’Oro, rendendolo però efficiente e funzionale, eliminando dunque i continui disservizi e malfunzionamenti che costringono molte persone a preferire l’utilizzo del mezzo di trasporto privato “.

 

                ” Inoltre – aggiunge Capodanno – occorrerebbe finalmente porre mano alla realizzazione del progetto della cosiddetta “Città obliqua”, del quale, dopo la presentazione negli anni ’80, circa 40 anni fa, si è tornato a parlare di recente in occasione della riscoperta delle scale di Napoli. Con l’attuazione di un tale progetto, attraverso i quattro percorsi pedonali, della Pedamentina, di salita Cacciottoli, del Petraio e di Calata S. Francesco, con un sistema di scale mobili, verrebbero collegate varie zone della città bassa con il Vomero, alla stregua di quanto già fatto, solo per esemplificare, a Perugia, in modo da poter pedonalizzare l’intera area con un’unica Ztl. L’uso delle autovetture infatti verrebbe fortemente disincentivato una volta che il quartiere collinare venisse collegato, con sistemi intermodali e con mezzi di trasporto su ferro, agli altri quartieri della metropoli partenopea. Di conseguenza si risolverebbero, una volta e per sempre, i gravi problemi del traffico e del conseguente inquinamento atmosferico che affliggono da tempo la collina vomerese  “.

 

                “ Le scale di Napoli – continua Capodanno – rappresentano peraltro un patrimonio d’inestimabile valore, anche dal punto di vista ambientale e culturale che, purtroppo, da lustri versa in uno stato di totale abbandono. Un patrimonio che è stato sempre sottovalutato dalle varie amministrazioni che si sono succedute, compresa quella attuale.  La loro storia è infatti legata in gran parte alle espansioni fuori dalle mura che si ebbero nel sedicesimo secolo con l’esigenza di creare percorsi pedonali che congiungessero la collina con la fascia costiera. Anche sotto questo aspetto, rappresentano dunque uno spaccato importante della storia partenopea. Con i finanziamenti ottenuti dall’Unione Europea si potrebbe rilanciare un progetto che avrebbe una notevole valenza sia sul piano culturale che su quello turistico “.

 

                Sulle questioni sollevate Capodanno lancia un pressante appello al sindaco di Napoli, affinché voglia scongiurare la realizzazione di nuovi parcheggi privati nell’ambito della municipalità collinare, mettendo in campo, nel contempo, tutte le attività propedeutiche per la creazione di un’estesa zona a traffico limitato per il quartiere Vomero.

 

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