Sabato 25 marzo – ore 10:30
Presentazione di
ROMA IN BICI
Un museo all’aperto
di José M. Carcione
Una nuova guida diretta ai ciclisti, alla scoperta di una Roma verde e sconfinata tra Sport, Salute e Cultura.
(Edizioni il Lupo)
Con il patrocinio di
Villa Mazzanti
sede dell’Ente RomaNatura (Parco di Monte Mario)
raggiungibile a piedi in 10 minuti con stradello da
Via Gomenizza 81, Roma (a 500 metri da Piazzale Clodio)
Intervengono:
Carlo Coronati: Editore
José M. Carcione: Autore
Maurizio Gubbiotti: Presidente di RomaNatura
A seguire Passeggiata da Villa Mazzanti con traversata integrale del Parco di Monte Mario per terminare alle ore 15:00 a Ponte Milvio.
Durata: ore 3, Km: 9, con pausa panino alle ore 13.
Si suggeriscono scarpe scolpite basse o alte da trekking, panino al seguito.
Partecipazione libera e gratuita
Tornano, con le Edizioni il Lupo, le presentazioni con passeggiata: il prossimo evento è improntato a far meglio conoscere la nuova guida per gli amanti delle due ruote ecologiche. ROMA IN BICI, scritta da José M. Carcione, verrà infatti illustrata dal suo autore sabato 25 marzo nella suggestiva cornice di Villa Mazzanti, sede di RomaNatura, ente che ha concesso il patrocinio al volume. Alla presentazione, in programma alle ore 10:30, insieme all’autore interverranno l’editore Carlo Coronati e il presidente di RomaNatura Maurizio Gubbiotti. A seguire, con partenza da Villa Mazzanti e con partecipazione libera a tutti, avrà luogo una passeggiata con traversata integrale del Parco di Monte Mario che terminerà alle ore 15:00 a Ponte Milvio. La durata del cammino è di 3 ore con una lunghezza di circa 9 km. è prevista una pausa panino alle ore 13 (pranzo al sacco da casa). Sono consigliate per la passeggiata scarpe da trekking.
L’ingresso a Villa Mazzanti è raggiungibile a piedi in 10 minuti con stradello da Via Gomenizza 81, Roma (a 500 metri da Piazzale Clodio)
Il libro “Roma in Bici, Un museo all’Aperto — percorsi turistici classici e insoliti per le due ruote” — è una guida con 74 mappe e 92 percorsi, per un totale di circa 320 km, che si possono combinare tra loro per creare itinerari piu estesi. Se ne illustrano undici, che seguono prevalentemente piste ciclabili, sentieri sterrati agevoli, strade ampie e poco trafficate, e quando non ci sono piste, marciapiedi (con la bici a mano). La guida è diretta ai ciclisti che puntano a un’uscita tranquilla, non agonistica, che abbia anche un valore culturale.
Sport, salute e cultura costituiscono il proposito di questo libro, che è una novità anche perché a Roma, da un paio d’anni, fioriscono piste ciclabili che ampliano finalmente gli spazi destinati alle biciclette e contribuiscono a collegare zone differenti di una città sconfinata ed anche molto verde, tra le piu’ verdi d’Europa.
Più che una guida è uno stimolo a esplorare per sfociare in vicoli, borghetti, parchi cittadini e monumenti, incuneandosi anche nella città viva, lontana dai circuiti turistici propriamente detti.
Non solo chi ama le lunghe pedalate potrà apprezzare questa immersione in una città con tante storie da raccontare, dove sono descritti con chiarezza gli itinerari che conducono a siti culturali, anche poco conosciuti.
Un libro che stimola anche una cittadinanza attiva per conoscere, prendere coscienza, suggerire comportamenti tesi a modificare – proprio oggi che è così necessario – una città pensata soprattutto per le automobili e che dovrebbe accogliere anche le istanze di chi pratica una mobilità alternativa. Il cicloturismo non è solo un’opportunità di benessere psicofisico ma anche culturale, un impegno per far emergere una città “invisibile” e per sognare ed avvicinarsi a una città “vivibile”.
José M. Carcione
José M. Carcione è nato a Buenos Aires, Argentina. Ha un Ph.D in geofisica e attualmente è ricercatore nell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste e membro del comitato di redazione di numerose riviste scientifiche. Ha pubblicato tre libri e più di 300 articoli su temi di geofisica, oltre alla traduzione in spagnolo del libro di poesie “A Sud delle cose” (“Al sur de las cosas”) e il saggio “Milongueros, codici e cultura del tango”. È DJ stabile della milonga Tangofficina (Roma), una delle più antiche d’Italia, e DJ invitato in diverse milonghe di Buenos Aires e conferenziere sui codici della milonga e la storia del tango. I suoi interessi includono, inoltre, la storia della scienza e la cultura popolare.