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“Suona la campanella è l’ora della felicità”. La scuola controcorrente a Bojano invita a non prendersi troppo sul serio

Ad scholam beati esse possumus, come e perché essere felici a scuola, insegnando e imparando…e perché una buona scuola fa bene al territorio domenica 26 marzo 2023 h. 10.00 Ci faremo ispirare da Goleman, Gardner, Rogers, Guilford, don Milani per trovare una via nostra alla felicità. Ingresso aperto a tutti quelli pronti a mettersi in gioco, a cambiare il punto di osservazione, ad incontrare le emozioni, la creatività, i talenti di grandi e piccini. Dalla schola del tempo libero al luogo in cui si cresce.

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Star bene a scuola significa creare le condizioni ideali, fisiche ed emozionali, un ambiente sereno, un rapporto equilibrato tra docenti e discenti. Ma, addirittura, parlare di felicità a scuola sembra un azzardo senza senso, senza seguito, senza speranze. E invece è proprio di felicità che si parla, con Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza che mira ad educare i giovani al senso del bello, grazie ad un partenariato fecondo del Centro Studi Agorà, Filitalia International, UMDI e Ippocrates con ANIEF, associazione sindacale di categoria. Dopo il successo dei precedenti incontri “Strategie di Felicità” e “Quasi quasi mollo tutto e divento felice”, nonché del convegno tenutosi alla Camera dei Deputati sulle Emozioni Libere e Par Condicio Emozionale arriva oggi un incontro speciale, “Suona la campanella è l’ora della felicità”, sottotitolo: “Ad scholam beati esse possumus. Come e perché essere felici a scuola, insegnando e imparando…e perché una buona scuola fa bene al territorio”, che si terrà domenica prossima, 26 marzo 2023, dalle 10.00 alle 12.00, presso la sede del quotidiano internazionale UMDI UN MONDO D’ITALIANI, in Piazza G. Paolo II a BOJANO.

Dopo i saluti istituzionali e di Angelo Di Palma, presidente regionale Anief, l’introduzione di Mina Cappussi, direttore UMDI, la Lectio di Franco Di Cecilia, Dirigente Scolastico in provincia di Avellino, formatore. Di Cecilia, fratello dell’altrettanto noto magistrato, si interessa di metodi di insegnamento, inclusione degli alunni Bes, relazione educativa, competenze emotive e soft skills. Ed è anche impegnato nelle Istituzioni. Ha ricoperto per 10 anni il ruolo di Sindaco. Attualmente è Consigliere Provinciale ad Avellino.

“Ci faremo ispirare da Goleman, Gardner, Rogers, Guilford, don Milani per trovare una via nostra alla felicità. – spiega Mina Cappussi – Chi ha detto che a scuola non si possa gioire letteralmente? Tutto sta a trovare una propria motivazione, una visuale, una chiave di lettura. Inoltre noi di Molise Noblesse siamo convinti che una buona scuola sia essenziale alla comunità, alla vita di ogni individuo, ma anche al territorio”. E sta qui la novità dell’incontro, l’istruzione come scoperta dei proprio talenti, per collocarci nel mondo con dignità, per educare ad apprezzare il territorio, ad individuare gli elementi caratterizzanti del luogo in cui siamo nati e operiamo, a valorizzarne le peculiarità, per realizzare quella formazione umana e culturale che è il cuore della scuola.

“Ringrazio il prof. Di Cecilia per lo spunto offerto – continua Mina Cappussi – e per l’empatia con la quale veicola contenuti senza mai annoiare, anzi captando l’attenzione dell’aula nei nostri corsi a Bojano. Il titolo dell’evento di domenica è completato dalla frase “Ad scholam beati esse possumus” e faccio riferimento al termine greco schola, che significava inizialmente “tempo libero”. Ecco che torniamo al significato originario, che si è modificato nei secoli da “tempo libero” a “luogo in cui si trascorre la maggior parte tempo libero”, e dunque il luogo in cui si dissertava di filosofia, di scienza, di lettere, di arti. Insomma, la radice profonda di questa parola, che con un salto semantico attraversa i millenni, ci porta oggi a circoscrivere il luogo in cui ci si confronta, si impara la vita e si conosce se stessi”.

Un appuntamento da non perdere, dunque, che vale il sacrificio di una domenica di primavera. Ingresso libero, aperto a tutti quelli pronti a mettersi in gioco, a cambiare il punto di osservazione, ad incontrare le emozioni, la creatività, i talenti di grandi e piccini.

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