SCACCHI: DOMANI IN CROAZIA
INIZIA LA MITROPA CUP
LE SQUADRE AZZURRE A CACCIA
DI UN RISULTATO DI PRESTIGIO
Crediti per l’immagine: https://www.woodenearth.com/blogs/wooden-blog/disadvantages-of-playing-chess
Nell’isola di Losinj si gioca il classico trofeo delle Nazioni del Centro Europa. La Nazionale Open punta alla vittoria, quella Femminile schiera un gruppo di giovanissime atlete di belle speranze
Il nome evoca quello della storica “antenata” della Champions League, che si giocava negli anni ‘30 tra le squadre più forti del centro Europa. E che ha avuto un seguito, sempre calcistico, negli anni ‘80, come trofeo internazionale riservato alle squadre che vincevano la serie B dei vari Paesi. E in effetti la Mitropa Cup degli scacchi, proprio come quell’antico torneo calcistico, è una competizione riservata alle squadre, sia Open (miste) che femminili, di dieci nazioni che si trovano nel cuore del nostro continente, e precisamente Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Croazia.
L’edizione 2023 (la Mitropa ha cadenza annuale) si gioca in Croazia, nell’isola di Losinj (in italiano Lussino) da domani 11 aprile fino al 19 aprile. Per l’Italia è un appuntamento importante, perché in questa competizione, fin dalla sua nascita, nel 1976, le Nazionali di scacchi hanno spesso ottenuto grandi soddisfazioni. L’Italia infatti ha conquistato nell’Open 3 ori (tutti e tre negli ultimi dodici anni), 5 argenti e 2 bronzi. Nel femminile, che si disputa solo dal 2002, è andata ancora meglio: 5 ori, 2 argenti e 4 bronzi. Le ultime due vittorie nell’edizione del 2021, che si svolse in forma “hybrid” (vale a dire on line, ma in sede neutra e con i giocatori controllati da arbitri).
Quest’anno le nostre due squadre hanno ambizioni diverse. La Open punta senz’altro al successo: è capitanata dal Campione d’Italia, il lombardo Luca Moroni, e schiera inoltre tre esperti (se pur giovani) Grandi Mestri dall’elo (il punteggio con cui vengono classificati i giocatori) superiore ai 2.500, come il sardo Francesco Sonis, il veneto Lorenzo Lodici e il lombardo Danyyil Dvirnyy. Il quinto giocatore è un esordiente, Gabriele Lumachi, bresciano, Campione d’Italia Under 20. Nel teorico ranking di partenza l’Italia è seconda, subito dopo l’Ungheria.
Nel Femminile invece si è deciso di puntare sulla “linea verde”, per dare l’occasione a ragazze promettenti di fare un’esperienza internazionale. La capofila è comunque Marina Brunello, la miglior giocatrice italiana. Con lei quattro giovani sotto i vent’anni: la bergamasca Elisa Cassi, già azzurra alle Olimpiadi del 2022, e a seguire tre debuttanti: l’abruzzese Melissa Maione, Campionessa italiana Under 20, la lombarda Giulia Sala e la veneta Silvia Bordin. Nel ranking di partenza l’Italia Femminile parte quinta, ma è chiaro che, con una formazione così giovane, ogni risultato è possibile.
La formula della manifestazione è quella tipica dei tornei a squadre: sarà un girone all’italiana di nove turni, in cui ogni squadra giocherà contro tutte le altre. Ogni match sarà composto di quattro partite, chi ottiene almeno 2,5 punti (cioè due vittorie e una patta) vince, se finisce 2-2 è pareggio. Ogni match vinto vale 2 punti, il pareggio 1, la sconfitta 0.
Crediti per l’immagine: https://www.woodenearth.com/blogs/wooden-blog/disadvantages-of-playing-chess