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Elia Bedin, in arte Clamore, è un cantautore italiano. Nato a Vicenza il 25 maggio 2001, si avvicina alla musica da giovanissimo, trovando in quest’ultima la sua salvezza dopo un periodo di crisi interiore. Clamore inizia a scrivere molto presto creando testi sempre più introspettivi con i quali si racconta e solo dopo la morte del nonno, a cui era molto legato, trova la forza e il coraggio di mettersi a nudo senza lasciare tutti i suoi testi e sogni dentro un cassetto.
L’11 marzo 2022 esce il suo primo singolo, intitolato “Cielo Di Marte”.
Successivamente è chiamato a partecipare ad alcuni eventi targati Emergency TS Music e si esibisce a Torre del Lago (LU), Pietrelcina (BN), Milano e Torino.
Dopo il tour estivo di Emergency Ts Music, entra a far parte dell’etichetta.
Inizia la sua collaborazione con Simone Zuccalà, in arte EsseNziale, e viene rilasciato il 24 marzo 2023 il suo nuovo singolo “Amare ciò che non appare”.
Il suo nome d’arte ha per lui moltissima importanza: infatti può essere clamorosa una vittoria o una sconfitta, può essere clamoroso un risultato. Clamore non è solo un soprannome, ma è ciò in cui l’artista crede e si rivede, con l’obiettivo di gridare a tutti “presente!”.

“Amare ciò che non appare” è il nuovo singolo di Clamore, prodotto da Simone Zuccalà in arte EsseNziale e rilasciato su tutte le piattaforme digitali il 24 marzo 2023 da Emergency TS Music.
Nella prima strofa il cantautore racconta dell’importanza di non fermarsi all’apparenza e di amare anche ciò che potrebbe sembrare scolorito, quando in realtà cela infiniti colori.
Nella narrazione viene introdotta una figura femminile, la quale si sente in gabbia, diversa, fuori luogo, dimenticata, e forse si sente così proprio perché è in grado di amare anche il diverso, l’ignoto.
Ciò che distingue questa ragazza da chiunque altro è proprio la sua capacità di amare ciò che non appare, caratteristica ormai rara nella società di oggi.
L’intensità della canzone aumenta, man mano che si prosegue nell’ascolto. Il sentimento che il cantante evidenzia è di rabbia, di amarezza: non è più “spogliare la vita” ma “strapparle di forza i vestiti”.
L’intento di Clamore è quello di abbattere la diffusa convinzione secondo cui l’apparenza è tutto ciò che conta, con l’obiettivo di iniziare a guardare le cose secondo una prospettiva differente.
Nella parte finale della canzone si evidenzia una presa di coscienza da parte della ragazza stessa, la quale riconosce che non deve vergognarsi della sua diversità e che deve essere fiera di saper amare.
Per concludere, l’autore parla di sé e di come si sente, parte per lui molto importante.
La produzione di EsseNziale con l’utilizzo non solo del pianoforte e delle chitarre, ma anche di strumenti orchestrali come i violini, è determinante per trasmettere in maniera ancora più chiara il messaggio che l’artista vuole dare.
Singolare ed estremamente interessante da considerare è inoltre la scelta del produttore di utilizzare sonorità molto moderne e differenti rispetto a quelle solitamente usate nella musica pop.

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