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UN RACCONTO DELLA RESISTENZA PARTIGIANA.

                   ALL’OSOPPO THEATRE VA IN SCENA “R-ESISTENZA”

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                                     DI E CON MARIO MASCITELLI

                                     

Alla vigilia delle celebrazioni per l’anniversario della Liberazione, l’Osoppo Theatre presenterà “R-ESISTENZA”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Mario Mascitelli, già direttore artistico del Teatro del Cerchio di Parma, realtà teatrale intraprendente e creativa, attiva da oltre 20 anni con produzioni per l’infanzia e per il pubblico adulto.

 

Milano 18.04.2023 – “È un lavoro dal grande valore storico, nel quale ho raccolto le vicende realmente vissute da uomini e donne della Resistenza partigiana presente a quel tempo sulle colline piacentine. In questo monologo, uno dei miei primi lavori teatrali che debuttò molti anni fa, ho attinto a testimonianze scritte e documenti davvero preziosi, una ricerca resa possibile anche dalla collaborazione con ANPI Piacenza”  racconta Mario Mascitelli, autore, regista e interprete di R-ESISTENZA lo spettacolo che andrà in scena venerdì 21 e sabato 22 aprile, alle 20.30, all’Osoppo Theatre Valentina Cortese di Milano.

Alla vigilia delle celebrazioni della Festa di Liberazione, la stagione teatrale dell’Osoppo prosegue, quindi, dedicando una doppia serata al periodo storico della Resistenza partigiana, quello attraversato dal nostro paese subito dopo la firma dell’armistizio, l’8 settembre del 1943. Partendo da fonti storiche e documenti ufficiali, lo spettacolo di Mascitelli, prodotto dal Teatro del Cerchio di Parma, racconta le azioni eroiche di uomini e donne che hanno combattuto “una guerra alla macchia”, spesso donando la propria vita per una causa giusta e contribuendo in modo decisivo alla liberazione dai nazisti. “Volevo scrivere uno spettacolo che raccontasse la Resistenza da punti di vista diversi” spiega Mascitelli “così in scena riconoscerete quello delle donne, le famose staffette, come la maestra Calzetti che lasciò i banchi di scuola per unirsi alla Resistenza, e poi quello di un partigiano combattente, emblema della lotta, e quello di un prete, don Beotti, un sacerdote dell’Appennino che aiutò molti ebrei a fuggire dai rastrellamenti. Il mio non vuole essere uno spettacolo dichiaratamente politico, ma piuttosto la storia di chi visse quei momenti di grande confusione sociale e di vera e propria guerra civile. È un lavoro sulla Memoria, che propongo spesso anche nelle scuole, perché aiuta i giovanissimi a capire, e gli adulti a ricordare, come la Seconda Guerra Mondiale non fu combattuta solo dagli eserciti regolari”

Lo spettacolo, adatto a un pubblico dai 10 anni, è prodotto in collaborazione con ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) – sezione di Piacenza, e con Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea.

 

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