«Abbiamo sottoscritto il Patto di amicizia tra la città di Peja, la Provincia di Cosenza e Assocultura Confcommercio, con il quale ci impegniamo a rafforzare gli scambi culturali ed economici tra i nostri rispettivi territori». Lo afferma, in una nota, la presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, da ieri in Kosovo per partecipare ad una tre giorni di appuntamenti istituzionali e culturali che fa seguito alla recente visita a Cosenza del presidente della Repubblica kosovara, Vjosa Osmani. «La firma del Patto di amicizia – precisa la presidente Succurro – ufficializza il connubio culturale, promozionale, turistico ed economico tra i nostri territori. Sono intensi i rapporti e gli scambi che stiamo alimentando nel concreto, a beneficio della crescita culturale, economica e sociale delle nostre comunità. La delegazione kosovara – prosegue Succurro – ci ha accolto con un calore umano straordinario. Al Comune di Peja ho donato alcuni prodotti della nostra eccellente gastronomia: il vino, la soppressata e, come dolce, la pitta ’mpigliata di San Giovanni in Fiore. Ancora, ho parlato dell’opera e dell’attualità dell’abate Gioacchino e, in presenza di Giuseppe Bitonti, presidente del Consiglio comunale sangiovannese, ho regalato al sindaco Gazmend Muhaxheri le tavole del “Liber figurarum”, che esprimono tutta l’altezza teologica e spirituale del pensatore calabrese. Inoltre, abbiamo visitato gli stupendi luoghi e monumenti di Peja, ricchi di storia e di cultura, cioè le basi delle nostre relazioni istituzionali e politiche». «Si consolida – afferma Lendita Haxhitasim, ambasciatrice del Kosovo in Italia – l’amicizia profonda tra il Kosovo e la Provincia di Cosenza. Lo conferma la firma del Patto di amicizia e di collaborazione tra di noi. Oltre alla valenza formale e sostanziale, l’accordo ha un grande valore sentimentale, perché la Provincia di Cosenza è tra le più importanti d’Italia e ha il maggiore numero di Comuni arbëreshë, con cui, come Repubblica del Kosovo, vogliamo rivitalizzare il nostro rapporto. Essi rappresentano la nostra eredità culturale e, pertanto, con loro intensifichiamo i nostri legami, a livello statale e addirittura locale, provinciale in questo caso». «Anche insieme ad Assocultura e al suo presidente Mariano Marchese, portiamo avanti una paziente opera di internazionalizzazione che darà senz’altro ottimi frutti. Sono convinta – conclude la presidente Succurro – che in queste giornate in Kosovo ci saranno grandi risvolti per il futuro delle nostre terre».