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10 maggio > 2 giugno | sala Shakespeare

 

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Il vizio dell’arte

di Alan Bennett

traduzione di Ferdinando Bruni

uno spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia

con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Ida Marinelli, Umberto Petranca, Edoardo Barbone, Roberto Antonio Dibitonto, Michele Radice, Vincenzo Zampa,

luci Nando Frigerio

suono Giuseppe Marzoli

musiche dal vivo Matteo de Mojana, sassofono Luigi Napolitano

costumi Saverio Assumma

produzione Teatro dell’Elfo

Premio Ubu 2015 – Nuovo testo straniero, Premio Hystrio Twister 2015

 

 

Torna in scena lo straordinario successo che la compagnia dell’Elfo aveva messo a segno nel 2014, per ribadire ancora una volta che l’arte e il teatro sono vita.

Un testo che diverte, emoziona e sembra scritto per l’Elfo, in cui Ferdinando Bruni e Elio De Capitani si sdoppiano, si invecchiano, si rendono goffi e al tempo stesso commoventi, nei panni del poeta W. H. Auden e del compositore Benjamin Britten. Insieme a Ida Marinelli, cui tocca l’amaro finale, guidano una compagnia intergenerazionale dai ritmi perfetti.

 

«Con la maturità gli Elfi hanno trovato la loro età dell’oro. Coerenti nella scelta di testi e autori, per lo più di provenienza angloamericana, da qualche stagione non sbagliano un colpo. Il vizio dell’arte di Alan Bennett lo conferma. Tra l’entusiasmo di un pubblico che si lascia stregare ma non blandire. Agile e curatissima, la regia di Bruni e Francesco Frongia è in felice sintonia con il testo, i suoi dentro e fuori, il suo umorismo colto. Sul palco tutto aperto dell’Elfo si mescolano gli attrezzi della sala teatrale e la scenografia della disordinata stanzetta di Auden, i piani si intrecciano, ma la visione resta: nitida».                                           Sara Chiappori, la Repubblica

 

«Che alla fine arrivi un pizzico di commozione è vero. A commuovere invece è proprio l’altrettanto vetusto meccanismo metateatrale, che qui ha una funzione catartica. Ma poi a esser bello è lo spettacolo, non solo perché dà vita. È bello per come la dà. Ida Marinelli, la regista, è in ombra e però in grado di salire alla ribalta dei sentimenti come sempre le accade. Elio De Capitani, con il suo parrucchino, sembra un omosessuale inglese più omosessuale di Britten: a volte ci fa ridere, a volte tocca corde più segrete. L’interpretazione memorabile è di Ferdinando Bruni: per come si è invecchiato (con pancia e spalle cadenti), per come trascina i piedi nelle pantofole; per come si tira giù il golf ogni minuto; per come irride ed è ben lontano dal temere la morte che verrà».                                                                                                                 Franco Cordelli, Corriere della Sera

 

«La regia ha un ritmo veloce e incisivo che trasforma lo spettacolo in una specie di Hellzapoppin’ teatrale dall’humour irresistibile».                                                                                    Maria Grazia Gregori, delteatro.org

 

«Con la messinscena del Vizio dell’arte l’Elfo conferma la felice vena creativa e centra ancora l’obiettivo dopo un’impressionante serie di successi».                                                                             Renato Palazzi, Il sole 24 ore

_______________________________________________________________________________________TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano – Mart/sab. ore 20.30; dom. ore 16.00 – Durata: 2 ore 10 con intervallo – Prezzi: intero € 34 / <25 anni >65 anni € 18 / online da € 16,50  – Biglietteria: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org – whatsapp 333.20.49021

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