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Napoli, villa Floridiana: finalmente ripartono i lavori di potatura e sistemazione del verde

Dopo la visita di Sangiuliano con l’annuncio della creazione dei “Musei nazionali del Vomero”

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            ” Il 28 aprile scorso, accogliendo l’invito che gli avevo al riguardo formulato, il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano si è recato, per una visita a sorpresa, nel parco della villa Floridiana – ricorda Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero -. Io stesso ho accompagnato il ministro lungo i viali dell’antico parco borbonico, illustrandogli tutte le criticità da tempo denunciate, senza che, negli anni, fossero stati adottati i provvedimenti necessari per eliminarle. All’incontro partecipava anche il consigliere del ministro, Luciano Schifone mentre la direzione regionale dei musei della Campania era rappresentata dal direttore Marta Ragozzino e da diversi funzionari “. 

 

            ” Subito dopo questa visita – aggiunge Capodanno – fu diramato un comunicato stampa nel quale il ministro affermava: ” Ho rilevato forti criticità alla Floridiana, un sito che per storia e bellezza merita una grande valorizzazione. Lavoreremo da subito in questa direzione “. Poi, nei giorni seguenti, l’annuncio dello stesso ministro Sangiuliano della creazione del polo autonomo “Musei nazionali del Vomero”. Un fatto di un’importanza fondamentale per il rilancio e per l’attuazione della vocazione turistica del quartiere collinare. Polo che sarà costituito, oltre che dalla villa Floridiana, con il museo Duca di Martina, anche da San Martino e da Castel Sant’Elmo “.

 

            ” Tutto questo – puntualizza Capodanno-, in uno all’impegno del ministro Sangiuliano di effettuare nuove visite a sorpresa, ha sicuramente mosso le acque che ristagnavano da tempo sicché oggi sono ripartiti i lavori di potatura e di sistemazione del verde della villa Floridiana, da realizzarsi con i tre milioni di euro che erano già stati stanziati due anni fa ma che non erano stati ancora utilizzati. Lavori che hanno comportato la chiusura del parco in data odierna mentre, secondo quanto comunicato, domani, 12 maggio, sarà interdetta solo la zona sud, alle spalle del museo Duca di Martina, con la scalinata del Belvedere, la fontana delle tartarughe e il tempietto ionico “.

 

 

            “Con l’occasione – sottolinea Capodanno – ringrazio, ancora una volta, il ministro Sangiuliano, per la sua sensibilità a un problema molto avvertito dai napoletani, segnatamente dai residenti del quartiere collinare. Con la visita a sorpresa il ministro Sangiuliano non solo ha potuto constatare di persona il degrado e l’abbandono nel quale versa l’antico parco borbonico ma anche attivato i lavori per la riqualificazione, in tempi rapidi, di uno dei siti più interessanti e frequentati del capoluogo partenopeo, per il quale ha annunciato anche ulteriori risorse economiche oltre all’incremento del personale “.

 

            ” Tra le criticità evidenziate in quell’occasione – sottolinea Capodanno – il dato che circa il 40% dell’intera estensione del parco è ancora inaccessibile ai visitatori, interdetto con barriere metalliche, la presenza, all’interno del parco, di diversi immobili, alcuni liberi mentre altri occupati da famiglie, pur non risultando alcun titolo che sembri giustificare la loro presenza, la mancanza di servizi igienici, presenti solo nel museo, l’assenza di una o più buvette al fine di consentire il ristoro delle tante persone che frequentano la villa “.

 

            ” Per risollevare le sorti del parco della villa Floridiana – conclude Capodanno – ci auguriamo che il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, vari in tempi rapidi il progetto che ampia il numero dei musei autonomi da 44 a circa 60. Tra questi ci sarà il nuovo polo “Musei Nazionali del Vomero” che comprenderà oltre alla Villa Floridiana anche San Martino e Castel Sant’Elmo. A quel punto lo stesso ministro potrà nominare per il nuovo polo museale vomerese un direttore, con personale e fondi autonomi, che potrà dunque gestire un budget e operare fattivamente su tre complessi molto strategici per il capoluogo partenopeo e per l’intera regione Campania, che da tempo purtroppo versano in condizioni di abbandono e di degrado “.

 

 

 

 

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