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OMOGENITORIALITA’? IL PUNTO DI VISTA DELLA MADRE E DEL BAMBINO

di Paolo Mario Buttiglieri

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Un bambino nasce dentro una donna, e vive e si sviluppa dentro di lei per diversi mesi. Poi un giorno esce da lei e lei lo accudisce finché piano piano cresce e diventa autonomo. Il bimbo e la madre sono intimamente legati.  Maschi e femmine nascono sempre da una donna. La famiglia è principalmente composta da una madre e dai suoi figli. 

E i padri? 

Il padre fondamentalmente in un momento di estasi dona un seme alla donna. Ma poi il grosso del lavoro lo fa la donna. 

Quindi il figlio appartiene sempre e solo alla donna. E la donna deve essere libera di scegliere con chi eventualmente gestire la crescita del figlio. Se la madre è in buoni rapporti con chi le ha donato il seme può scegliere lui. Ma se non è in buoni rapporti può scegliere un’altro uomo o un’altra donna o nessuno.

Rispettare la maternità è rispettare la donna e il figlio che nasce da lei. 

Ma purtroppo questo non accade quasi mai perché tutti gli Stati nazionali sono maschilisti ed espropriano la donna di questo diritto. 

In conclusione il genitore è sempre la donna e la donna è una persona e non un semplice mezzo per fare un figlio.

Ma se una donna decide di fare un figlio e non se la sente di allevarlo? In questo caso chiunque se ne occuperà andrà bene.

Per il figlio quel che importa è sentirsi amato e non i gusti sessuali degli adulti che si occupano di lui.

di Paolo Mario Buttiglieri

 

In allegato una vignetta di Paolo Mario Buttiglieri relativa a questo argomento

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