ALLUVIONE: PITEA (ACEPER), ‘MANCATA CULTURA DELLA PREVENZIONE STA DISTRUGGENDO IL PAESE’
“Rinnovabili vanno nella direzione dell’ordine climatico”
«La totale mancanza della cultura della prevenzione sta distruggendo il nostro Paese e a pagarne le conseguenze, lo stiamo vedendo ora, è una regione come l’Emilia Romagna considerata fino ad ora un “modello” che forse però non era tale alla luce di quanto accaduto. Qui è mancata la più elementare prevenzione, si arriva sempre all’ultimo momento, sperando piuttosto che non succeda nulla. Così come proviamo a fare prevenzione investendo sulle rinnovabili per evitare, a livello climatico, che succedano catastrofi come queste, sarebbe altrettanto utile che il Governo investisse o chiedesse alle amministrazioni pubbliche di investire sulla prevenzione. Dal canto nostro, quindi relativamente alle rinnovabili, meno emissioni di Co2 potrebbero influire a livello di tempo per ristabilire ordine a livello di catastrofi naturali». Lo ha dichiarato Veronica Pitea, presidente di ACEPER (Associazione dei Consumatori e Produttori di Energie Rinnovabili), l’associazione che riunisce 10.000 impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, pari a oltre 7.000 associati per una potenza installata complessiva che supera i 2 GWp, che anticipa anche un’iniziativa di ACEPER: «Come Associazione stiamo pensando a una donazione alla Protezione Civile, considerando anche che molti nostri associati si trovano in quelle zone di Emilia e Marche». Veronica Pitea conclude con un appello al Governo: «La classe politica deve intervenire subito. Lo si vede anche nel settore delle rinnovabili dove sono stati fatti passi avanti ma non sufficienti per determinare una svolta nella direzione delle comunità energetiche, che stanno ancora aspettando le regole sugli incentivi».