Serata di successo alla scoperta del tenore Giovanni Zaccometti. Ricordato lo studioso Orazio Santoro
Nei giorni scorsi nella suggestiva cornice del Castello di Massafra, i massafresi hanno potuto conoscere la vita e la luminosa carriera del tenore Giovani Zaccometti, nato nel 1831 è morto nel 1903. La serata è stata organizzata dall’associazione culturale Dionisiakos per ricordare lo studioso Orazio Santoro che, al momento, è stato l’unico a interessarsi di questo importante artista.
La presidente dell’associazione Angelica Cardone ha ricordato la figura schiva di Orazio Santoro che non avrebbe gradito che di lui si facesse il santino; teneva invece molto a far conoscere le figure illustri e Zaccometti è uno di questi. Orazio Santoro aveva raccolto sul nostro artista, che calcò i palcoscenici di tutto il mondo, una mole imponente di documenti, ma aveva fatto in tempo a pubblicare solo una piccola parte dell’impegno canoro di Zaccometti e cioè tutto ciò che riguarda l’opera che era ritenuta il suo pezzo forte, ossia il “Ruy Blas” del maestro Filippo Marchetti.
Margherita Ramunno, vedova di Orazio Santoro, per questa occasione ha ripreso tutti questi documenti, che insieme avevano raccolto in tutte le biblioteche d’Italia, li ha ordinati, ha sistemato gli appunti del marito ed ha quindi ricostruito vita e carriera di Zaccometti, che cantò nei più grandi teatri italiani come il San Carlo, La Scala, il Pagliano, il Carlo Felice e nei teatri di Odessa, di Valencia, dell’Egitto, ecc.
Nella serata, quindi, Margherita Ramunno ha illustrato tutto questo. Le conclusioni sono state affidate all’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca il quale ha ricordato l’importanza di non lasciare che l’oblio cada su quegli uomini del passato che hanno fatto crescere la nostra comunità e ha rivolto il suo pensiero affettuoso a Orazio Santoro che ha dedicato a questo tutta la sua vita. Ha anche ricordato che quest’anno cade il bicentenario della nascita di Sante Simone, un architetto importantissimo per la storia urbanistica di Massafra.
L’assessore Domenico Lasigna, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale, si è speso in modo lodevole per la realizzazione della serata, coadiuvato dalla direttrice della biblioteca Pina Vino, in quanto la serata è stata pensata a chiusura del Maggio dei libri.
Il pubblico ha apprezzato con applausi entusiastici la serata, allietata dalla voce del bravo tenore Aldo Bianchi e dalla pianista Alessandra Corbelli, che entrambi si sono prodotti in una memorabile esibizione di arie e intermezzi d’opera, durante i quali Lucia Bavaro, Sandy Scuro ed Elvira Alessi hanno eseguito passi di danza.
Nelle foto: 1) L’apprezzato Intervento dell’Accademico dei Lincei Cosimo Damiano Fonseca. 2) Anglica Cardone (con accanto Margherita Ramunno) ha ricordato lo studioso Orazio Santoro. 3) Il saluto dell’assessore Domenico Lasigna. 4) Il tenore Aldo Bianchi e la pianista Alessandra Corbelli. 5) Passi di danza. 6) Lo studioso (scomparso nel 2015) prof. Orazio Santoro (scomparso nel 2015 e qui tra Nino Bellinvia e Francesco Maria Rospo in una foto pubblicata sulla copertina di un invito del Circolo Filatelico “A. Rospo”, del quale era socio onorario, al quale ebbe a donare la locandina della serata inaugurale del 7 dicembre 1974 al Teatro della Scala dell’opera “Fidelio” con gli autografi degli interpreti, tra cui quello del massafrese Saverio Porzano.