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Grande partecipazione, ieri sera, alla fiaccolata contro il femminicidio. All’invito della Commissione e dell’ Assessorato alle Pari Opportunità hanno risposto  in più di trecento tra amministratori, cittadini, associazioni. Presenti i vertici delle Forze dell’ Ordine.

 

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C’ è stata una risposta convinta e numerosa, ieri sera, alla fiaccolata organizzata dalla Commissione e dall’ Assessorato alle Pari Opportunità di Giulianova per dare un segnale forte dinanzi al perdurante fenomeno del femminicidio, che anche nel 2023 registra numeri purtroppo pesanti e che negli ultimi giorni ha registrato episodi particolarmente efferati.

In piazza Fosse Ardeatine, alle 21, c’erano circa 300 persone che, silenziosamente, hanno marciato in un corteo luminoso che ha percorso un tratto del lungomare ed è confluito a palazzo Kursaal.

All’appello della Commissione Pari Opportunità, presieduto da Marilena Andreani, e dell’ assessore e Vice Sindaco Lidia Albani hanno risposto i comuni di Teramo, Pineto, Silvi, Morro d’Oro, Colonnella e Controguerra, presenti con i propri rappresentanti, esponenti della giunta e del consiglio comunale di Giulianova, le Commissioni Pari Opportunità di Provincia e Regione, rispettivamente rappresentate dalla presidente Amelide  Francia e dall’avvocato Nadia Ranalli, le associazioni, i quartieri. Hanno partecipato inoltre il Questore di Teramo Carmine Soriente, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Giulianova, Capitano Nicolò Morandi, il Comandante della Guardia di Finanza di Giulianova, Capitano Domenico Massimiliano Cerra, il Comandante dell’ Ufficio Circondariale Marittimo, il Tenente di Vascello Alessio Fiorentino. Ha rappresentato e portato i saluti del Prefetto di Teramo il Capo di Gabinetto dottoressa Luana Strippoli. La psicologa Cristina Bellocchio è stata la voce del Centro antiviolenza La Fenice di Teramo.

Al Kursaal, terminata la marcia pacifica, si sono susseguiti gli interventi. Da prospettive diverse, comprese quelle spontanee dei cittadini presenti, è stata ribadita la necessità di un sostegno alle donne che subiscono soprusi fisici, verbali, psicologici. Indispensabile una campagna di sensibilizzazione che prevenga la violenza di genere educando le famiglie e stimolando le scuole a creare i presupposti del rispetto e del dialogo, per un’affettività sana ed armoniosa.

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